Ai partecipanti delle giornate internazionali di studi arriva il messaggio del Presidente del CeMSI, Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, che comincia proprio da una lettura simbolica del valore linguistico del Mediterraneo, mare tra terre. “Mi sembra interessante e necessario – scrive Mogavero - in questo nostro tempo di continui cambiamenti culturali e sociali determinati dalla nuova immagine delle nostre città per il flusso di migrazioni e per la rinnovata sfida dell’identità, assumere la responsabilità etica e cultu
rale della forma del cambiamento”.
Il compito di orientare e accompagnare il processo di modificazione culturale in atto, scrive nel suo messaggio il Vescovo di Mazara del Vallo, spetta all’attuale generazione adulta, “che ha responsabilità di governo, di cultura, di religione, di bene comune”. E aggiunge:” Non possiamo restare alla finestra a guardare il cammino della famiglia umana, ma dobbiamo indicare la strada, individuare il percorso, additare la meta affinché la casa comune della pace, della condivisione, della solidarietà, della giustizia, possa accogliere tutti e ciascuno si senta ospite gradito”.
Il Presidente del CeMSI entra poi nel vivo di Sponde 2009, con riferimenti molto suggestivi e densi di significati: “Agli uomini di mare la rotta viene indicata da un riferimento alto, il cielo e le stelle, e da uno strumento preziosissimo, la bussola. Le “sponde” indicano l’approdo, il ritorno a casa, la visita a un paese nuovo, i luoghi del commercio, la sicurezza della terraferma. Tre dimensioni dunque: le stelle, la bussola, le sponde ovvero il cielo, la tecnica, la terra. L’uomo di mare legge il cielo, usa la bussola, riconosce la terra, in forma dialogica. Il dialogo, infatti, è lo strumento tecnico della pace, visto verso i tre riferimenti: il cielo, come espressione del dialogo tra le religioni; la bussola, come strumento per comprendere la tecnica e il progresso; la terra, come ambito del dialogo tra le culture”.
E’ questo il contesto in cui opera il CeMSI. Scrive Mogavero: “Il Cemsi si propone di dare forza alla tecnica della pace e si impegna a costruire dialogo. A tal proposito intende diventare una realtà di specializzazione qualificata, un centro di alta cultura per la formazione di persone capaci di dialogo interculturale e interreligioso. In questo la collaborazione con l’Osservatorio del mediterraneo e l’evento annuale “Sponde” diventa parola forte, progetto significativo, scelta prioritaria. L’impegno progettuale del Cemsi comporta anche non rincorrere la cronaca ma produrre eventi di cultura, di intercultura, di dialogo”.
E infine: “Le opere del Cemsi sono proprio le parole della pace, la forza del dialogo, le uniche capaci di portare nella vita quotidiana le regole e le leggi del mare per consentire a tutti scelte che guardano il cielo e che connotano di umanità la terra”.