«Non posso condividere la scelta drastica di Pellerito di abbandonare il partito, ma comprendo il disagio di quanti, come lui, lamentano l’assenza di una proposta politica, la mancanza di dibattito interno, lo scollamento tra gli organismi del partito, gli eletti e gli elettori, e soprattutto la condizione di oggettiva anarchia negli enti locali dove gestioni personalistiche del partito mortificano idee e programmi politici.
Se in provincia di Trapani permanessero le attuali condizioni gestionali dell’Udc, non mi stupirei se altri seguissero la strada di Pellerito.
Più volte ho sottolineato come si corra il rischio di trasformare l’Udc nel partito degli eletti, precludendo a molti suoi autorevoli esponenti - che per il partito si sono spesi incondizionatamente – la possibilità di un impegno politico sul territorio.
La scelta del Presidente della Provincia regionale di Trapani Mimmo Turano di mantenere anche la carica di segretario provinciale, e di interpretare quest’ultimo ruolo con logiche correntizie, ha anestetizzato il dibattito interno e allontanato molti militanti dall’Udc.
Mi auguro che, quanti come me condividono questa analisi, contribuiscano, anche con posizioni pubbliche e senza ipocrisia, ad agevolare una inversione di rotta, non necessariamente aspettando un congresso che, in queste condizioni, servirebbe solo ad accentuare le evidenti divisioni».