La prima è sulla rete fognaria, "considerato che per tutto il periodo estivo l’odore nauseabondo ha di fatto leso le attività commerciali e del settore ristorazione del centro storico. Il chiudere i tombini con fogli di plastica non ha minimamente limitato l’uscita dell’odore,
anzi si rischia con eventuali piogge di fine stagione di creare allagamenti”.
Questa invece la seconda interrogazione: “ Il Consiglio Comunale ha approvato molti ordini del giorno tra cui quello che prevedeva la rete Wi-Fi nel centro della città e l’istituzione di unluogo di culto pubblico per le diverse fedi religiose. Mi chiedo quale sia l’intendimento dell’amministrazione Comunale e se intende prendere atto della volontà del Massimo Consesso Civico, poiché in caso contrario i Consiglieri Comunali risparmierebbero tempo invece di prodigarsi in lavoro e in discussioni inutili”.
All'ordine del giorno, come al solito, tante lottizzazioni, e poi anche l'affidamento a privati del servizio di trasporto urbano. Si tratta di un assolvimento ad un obbligo di legge: le nuove norme per il contenimento delle spese negli enti locali prevedono infatti che il servizio di trasporto urbano o venga affidato ad una società mista, oppure venga dato in gestione ai privati. Quest'ultima è l'opzione scelta dall'Amministrazione Comunale. Sulla vicenda interviene Rifondazione Comunista.
"Siamo sempre stati diffidenti nei confronti delle privatizzazioni e non solo per motivi ideologici ma anche per dei dubbi logici: può mai un privato accettare un servizio che procura una perdita? No. Quindi il servizio che si vuole privatizzare è un servizio che può rendere. Se non rende è perchè non vi sono le capacità, o la volontà, di farlo rendere.
In entrambi i casi però si delinea una grave situazione. Nel primo caso chiaramente ci dobbiamo chiedere quali siano le cause del malfunzionamento del servizio e di chi sia la responsabilità, tenendo sempre ben presente che il pesce puzza sempre dalla testa, e tanti politici locali che si affannano per poter poggiare il loro sedere su una poltrona assessoriale dovrebbero preoccuparsi di far funzionare la macchina amministrativa, anche se posti sempre sotto la spada di Damocle di giunte che vengono riviste ogni volta che il vento soffia da una angolazione differente. Nel caso in cui non vi sia la volontà di farlo funzionare, magari per favorire qualche lobby, è chiaro che siamo in presenza di atti moralmente ed eticamente deprecabili, per il quali ogni commento risulta essere superfluo.
Immaginiamo quali possano gli effetti di una privatizzazione: minori garanzie per i lavoratori, che magari saranno chiamati ad accettare condizioni peggiorative rispetto ai contratti nazionali (buste paga ridotte, orari maggiorati, etc..), maggiorazione dei costi dei servizi, poichè l'impresa privata ha come obiettivo primario fare utili e non fornire servizi alla collettività, o in alternativa riduzione dei servizi erogati, tanto chi è che controllerà? e come controllerà? E tanto a pagare saranno sempre i cittadini che hanno bisogno di quel servizio, di quelle “corriere” tanto care alle migliaia di marsalasi che vivono nelle tantissime contrade, spesso costretti (purtroppo) a viaggiare stipati in vetture per nulla accoglienti, sopportando orari assurdi e attese snervanti.
Non conosciamo ancora le proposte che verranno esposte, ma riteniamo che per questi motivi sia necessario invitare tutti ad alzare la guardia e a partecipare attivamente ai lavori del Consiglio Comunale di Marsala affinchè tutto non passi sotto le nostre ignare teste".