Mi spiace per loro, ma davanti a tali infondate affermazioni, la verità dei fatti mi richiama a dire come stanno realmente le cose: il numero dei passeggeri, anche per la funivia, aumenta in considerazione dell’appeal turistico della vetta, conseguente all’aumento del flusso dei visitatori, ed in conseguenza di almeno quattro ordini di motivi:
1° collegamenti agevoli e crescita di presenza straniere grazie ai viaggi low cost che operano sugli aeroporti di Trapani Birgi e Palermo;
2° grande impennata quest’anno del flusso turistico-visitatori a livello regionale, conseguente alla crisi economica diffusa che, comunque, consente senza grandi costi per le famiglie un movimento regionale (ferie estive) nel periodo turistico;
3° iniziative ed eventi culturali promossi dal Comune di Erice (dall’apertura del Castello di Venere alle manifestazioni artistiche e culturali promosse durante il periodo estivo);
4° buone le condizioni meteorologiche che hanno evitato il fermo dell’impianto a causa del noto forte vento sciroccale viceversa registrato negli anni trascorsi.
Come ben si vedrà, purtroppo, le dinamiche che regolano e/o implementano i flussi turistici (sopra analizzate sulla scorta di riscontri probatori) non dipendono solo da questioni meramente organizzative del servizio funiviario (assai onerato peraltro dai consumi energetici e per l’inerzia gestionale dei servizi aggiuntivi: parcheggi, bus navetta, ecc…), diversamente da strategie promozionali e di sistema turistico locale.
Il “sistema promo-turistico” dentro il quale la Provincia (diversamente tenuta per legge regionale ad adoperarsi) invece continua a fare orecchio da mercante. A riprova basterebbe chiedere al Presidente della Provincia di rendere noto ed in dettaglio, quanti contributi per iniziative – manifestazioni – eventi – ecc. ha riconosciuto al centro storico di Erice rispetto a tutto il resto del territorio provinciale, associazioni ed Enti diversi beneficiari, Comuni compresi.
Ovviamente su questo il Presidente Turano sarà una “tomba”, così come quando ebbe a decretare il “funerale” dei famosi 450.000,00 euro in precedenza stanziati dal Consiglio provinciale proprio per la promozione turistica di Erice.
E comunque, non nascondo compiacimento nel pensare, almeno spero, che per il 2009 i cittadini ericini non dovranno pagare il disavanzo di gestione annuale di Funierice, al pari, di ritenere ormai pronta e scontata la gestione diretta da parte della Provincia di tale servizio turistico anche in considerazione dei positivi risultati economico gestionali conseguiti nonché del mutato quadro normativo ormai imperante".