A Licari ha risposto il gruppo degli ex Margherita, con un documento firmato da Antonella Milazzo e altri, che hanno sostanzialmente accusato Licari di inattività, direzione verticistica del partito, e hanno rispedito al mittente le accuse di poca trasparenza.
Ora interviene nel dibattito la segreteria del Pd, che in questi mesi ha affiancato Licari. Si tratta di alcuni "grandi elettori" del Pd recentemente approdati all'attività politica dopo una lunga militanza nella società (come Peppe Gandolfo e Clara Ruggeri), giovani e donne che si erano avvicinati al Pd per aiutare Licari n questo difficile passaggio.
I firmatari partono proprio - nel loro documento - dal tesseramento del Pd. E scrivono: "In tanti ci siamo adoperati per indurre tante “teste libere pensanti” ad aderire al “progetto partito Democratico” certi della necessità di una forte spinta della “società responsabile”. Alcuni di noi nel mese di febbraio 2009 hanno accolto l'invito inoltratoci dal segretario del Pd di Marsala, Agostino Licari, di entrare a far parte della squadra (segreteria cittadina); abbiamo notato la presenza di diversi esponenti partitici ma al tempo stesso la volontà d'aprire all'esterno per “includere” quelle forze cittadine che negli ultimi anni avevano deciso di dedicarsi ad altro (Fidapa, Libera, Ande, Cif etc..). Abbiamo insistito perchè si costituissero i forum tematici permanenti (gruppi di lavoro tematici) allo scopo d'affrontare i problemi della città. In buona sostanza ci siamo imposti di non perdere tempo in chiacchiere o affrontare inutili e dannose discussioni per la risoluzione di beghe interne (frutto spesso di gelosie, narcisismi e/o tatticismi) ma di dedicarci ai problemi della nostra amata Marsala.
Diversi sono i temi che sono stati affrontati (sanità, scuola, servizi sociali); non spetta a noi valutare il nostro operato; una cosa è certa lo abbiamo fatto disinteressatamente, con spirito di servizio e per fare in modo che finalmente a Marsala il centro sinistra rialzasse la testa, con una forte presenza organizzativa e poltica del PD, dopo la batosta subita alle ultime amministrative, dove, dopo decenni e decenni, l'ha spuntata il centro destra".
Poi, le bordate: "Poiché presupposto della democrazia è la partecipazione è bene evidenziare che il gruppo che fa riferimento ad Antonella Milazzo è stato presente soltanto nelle prime due riunioni di segreteria per tatticismi ed equilibrismi. In ordine al tesseramento la segreteria di Licari si è impegnata al fine di consentire partecipazione e trasparenza; a tal uopo sono stati diffusi comunicati stampa, allestiti gazebo nelle piazze e nelle contrade. Contestualmente è stato criticato l'operato della segreteria cittadina che avrebbe fatto ben poco. Ribadiamo che a valutare il nostro operato deve essere la città. Recentemente abbiamo assistito alle dimissioni (non condivisibili) del segretario cittadino Agostino Licari il quale ha sbattuto la porta in faccia ad alcuni notabili; puntuale è stata la replica di alcuni “fedelissimi”. Relativamente ai dubbi sollevati circa il tesseramento riteniamo che gli organismi partitici a ciò deputati debbano “con rigore e senza guardare in faccia nessuno” verificare se vi sono stati “episodi poco eleganti”.
Ma il gruppo non molla: "Una cosa è certa NOI continueremo ad esserci per contribuire alla crescita del centro sinistra a Marsala e per fare in modo che “la società responsabile” s'avvicini ancor più al Partito Democratico per affrontare i problemi enormi legati alla riforma Gelmini (scuola), i problemi del mondo dell'agricoltura (ormai al collasso), della sanità (ospedale “Paolo Borsellino di c.da Cardilla), della mancanza di servizi sociali (paventata chiusura del centro sociale Sappusi). Stiano tranquille pertanto quelle persone che per la prima volta hanno deciso di tesserarsi recentemente con il Partito Democratico; faremo tutto quanto è nelle nostre potenzialità per coinvolgerle, entusiasmarle e non deluderle; d'altronde “NOI” in questo partito ci siamo non per secondi fini ma per avere la coscienza a posto, ritenendo che ogni cittadino debba contribuire a risolvere i problemi della collettività"
Firmatari del documento sono Dino Biondo, Anna Caliò, Ivan Cappello, Peppe Gandolfo, Antonella Genna, Mariano Marino, Vitiana Montalto, Ignazio Parrinello, Clara Ruggieri e Giuliana Zerilli.