Quantcast
×
 
 
14/09/2009 05:01:05

Chiude l'Ato Terra dei Fenici? Un CdA pagato per anni senza fare nulla...


Si annuncia infatti come una vera svolta nella gestione dei rifiuti, che non risparmierà dunque l'Ato Terra dei Fenici, quella presentata da Raffaele Lombardo. “Riduciamo gli Ato a nove. Avremo maggiore omogeneità, maggiore semplificazione. Così sarà per tutto”. La notizia giunge all’indomani del provvedimento con il quale la Giunta regionale ha dato mandato all’Agenzia dei rifiuti di chiudere il rapporto con le ditte che avevano vinto la gara per quattro termovalorizzatori in Sicilia ed ha ridotto il numero degli Ato, ossia gli ambiti territoriale ottimali.
Attualmente gli Ato in Provincia di Trapani sono due. Il primo è Belice Ambiente, attivo da diversi anni, che è riuscito a porre a regime la raccolta differenziata nelle città della parte Sud della Provincia, da Petrosino a Poggioreale, per intenderci. L'altro Ato è invece "Terra dei Fenici", carrozzone per eccellenza, per ora operativo solo in un paio di piccoli centri. A Marsala il servizio è slittato tante volte, e pare dovrebbe cominciare il prossimo primo novembre, forse quando già l'Ato non ci sarà più.

“La cosa più importante di questo provvedimento – dice Lombardo – è che ad occuparsi della gestione dei rifiuti siano i sindaci. Il sindaco si fa carico dei problemi dei cittadini e però, oltre che farsene carico, oltre a sentirsi gli insulti o le critiche, ha in mano il potere per affrontare i problemi. Oltre a rendere conto ai cittadini sull’efficienza del servizio si farà render conto del pagamento della tariffa. Questo – conclude il governatore – deve portare ad un riassorbimento del debito. Tamponiamo e recuperiamo. Resta poi chiaramente la nostra libertà, finalmente, di contrattare liberamente con le stesse imprese”.

Dunque arriva la rivoluzione Ato. “Le scelte sul sistema di smaltimento dei rifiuti corrono sui binari della convenienza e della massima sicurezza per i cittadini. Si è determinata una svolta che non produrrà traumi, bensì porterà all’individuazione di un nuovo piano in tempi ragionevolmente celeri, con un percorso all’insegna della trasparenza e partecipazione, puntando sulle più moderne ed efficienti tecnologie”.


“Saranno i sindaci - ha proseguito Lombardo - scelti all’interno del loro ambito di competenza, che saranno nove più uno per le isole minori, a occuparsi della gestione del servizio di gestione dei rifiuti. È una gestione che dovrà allineare la percentuale di raccolta differenziata raccolta in Sicilia a quella delle regioni italiane più virtuose. Non potevamo continuare ad avere un servizio che costa più che in altre regioni e che continua a produrre debiti”.

Lombardo ha toccato anche la nota dolente del deficit prodotto dagli Ato, che saranno ridotti a nove. “Siamo sicuri che il nuovo sistema porterà ad un servizio che avrà un bilancio quanto meno in pareggio, anche se noi riteniamo che potrà produrre utili contribuendo alla diminuzione del debito esistente. Sappiamo bene, del resto, che anche col sistema attuale alcuni Ato hanno funzionato a dovere. Sono esperienze vanno valorizzate. Per il deficit pregresso, comunque, potremmo anche decidere di avvalerci di istituti di credito che anticiperanno i fondi, occupandosi poi di recuperare i tributi non pagati”.

Il governatore della Sicilia ha poi proseguito soffermandosi sul ruolo dell’Assemblea Regionale Siciliana: “In Assemblea - ha detto - si è perso troppo tempo, abbiamo dovuto assistere ad atteggiamenti, da parte di qualcuno, oltremodo ostruzionistici che certo non vanno nell’interesse dei siciliani e che ci hanno costretti a procedere per via amministrativa. Sono sicuro, tuttavia, che una larga maggioranza dei deputati condividerà le misure adottate dalla Giunta di governo”.

Il presidente della Regione ha quindi concluso soffermandosi sulla questione occupazione dei dipendenti degli Ato. “ Non ci sarà - ha assicurato Lombardo - alcun licenziamento per i dipendenti a tempo indeterminato, per i quali occorrerà pensare ad una migliore redistribuzione ed utilizzazione”

MACCHINE MANGIASOLDI. Assunzioni inutili come a Palermo, cda pagati per anni per non fare nulla come a Trapani, Ragusa e Siracusa, tariffe aumentate del 200 per cento a Catania e politici che si sono improvvisati manager a Enna. Il tutto sempre a spese dei contribuenti e a danno del servizio, con sacchetti di spazzatura che in mezza Sicilia si accumulano per giorni nelle strade e raccolta differenziata che vede l´intera Isola ai livelli della sola città di Torino.

Ecco come la macchina mangiasoldi degli Ato rifiuti in appena quattro anni ha accumulato debiti per oltre un miliardo di euro.