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12/09/2009 10:13:10

Un codice etico per gli appalti comunali?

Il Codice etico è un importante strumento normativo di carattere generale già adottato ed in vigore in numerose altre realtà locali di tutt'Italia e definisce i comportamenti, i principi ed i doveri delle imprese che partecipano a gare d’appalto, in qualsiasi forma, relative a lavori, forniture e servizi del Comune di Trapani, ponendosi l’obiettivo prioritario di incidere in maniera concreta e condivisa sul rischio di infiltrazioni criminali e concorrenza sleale.
“Ho inteso offrire al Consiglio comunale la possibilità di affermare il proprio ruolo affrontando autonomamente una discussione costruttiva e propositiva su questo delicato tema. Da responsabili uomini delle istituzioni vogliamo dare il nostro contributo, con atti concreti, alla battaglia di legalità e crescita civile che oggi più che mai è fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio – ha affermato Bongiovanni -. Il Codice Etico degli appalti comunali vuole essere un segnale positivo di attenzione e sensibilità all'argomento ma anche un preciso impegno esemplare in questo senso, sia per le imprese sia per l’Amministrazione e guarda non solo al pericolo purtroppo sempre attuale di infiltrazioni criminali e mafiose che per quanto possibile vuole contribuire a contrastare e prevenire, ma anche a tutte quelle forme di illegalità diffusa che a volte condizionano la nostra economia ed interferiscono pesantemente con il libero svolgersi della vita sociale e democratica. Mi ha fatto particolarmente piacere registrare la fattiva e significativa disponibilità al confronto del sindacato e dell'associazione imprenditoriale del settore la cui opinione ho voluto informalmente raccogliere nella fase di preparazione della proposta deliberativa.”
Il Codice è suddiviso in due parti e nelle intenzioni del consigliere Bongiovanni qualora venisse approvato la sua accettazione costituirebbe per le imprese condizione di ammissione a tutti gli appalti comunali mentre ne prescrive l'esclusione per due anni in caso ne venisse accertata la violazione. La prima, parte, che consta di otto articoli, riguarda specificamente le imprese, affrontando i temi relativi al dovere di correttezza, all’obbligo di dichiarare espressamente di non essere vittima di estorsioni, alla concorrenza, ai rapporti con gli uffici comunali ed al dovere di segnalazione di anomalie in qualunque fase di svolgimento delle gare o durante l’esecuzione del contratto. La seconda parte, composta da undici articoli, riguarda i doveri ed i comportamenti dei dipendenti comunali negli appalti indetti dall’Ente, al fine di garantire la correttezza e l’imparzialità della pubblica amministrazione, riprendendo ed integrando a tale scopo il già vigente codice ministeriale di comportamento dei pubblici dipendenti.

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