All’incontro – che si terrà alle ore 18.30, presso la Casina delle Palme, via ammiraglio Staiti – parteciperà l’eurodeputato Rosario Crocetta.
Articolato in 8 punti e pubblicato sul suo sito www.giuseppelumia.it il suo progetto "Prima di tutto la Sicilia" tratta i seguenti temi:
1) Un patto per la Sicilia: Lumia punta al cambiamento, prima di tutto culturale e psicologico. Queste alcune sue parole: "Cambiare una società oggi pietrificata, marchiata dall’uso assistenzialistico e clientelare delle risorse pubbliche, dalla pervasiva manipolazione dell’accesso al mercato del lavoro e dove l’unico strumento di mobilità sociale sembra essere l’emigrazione".
2) La crisi della Sicilia e la crisi della politica: Lumia e con lui il PD in Sicilia vuole affrontare la crisi, crisi economica ma anche e soprattutto politica. E intende farlo nella consapevolezza che: "I nuovi equilibri finanziari non garantiscono di per sé la scomparsa dell’intermediazione impropria tra sistema economico e politico. Anzi, le tendenze socio-economiche attuali possono far scivolare la Sicilia in una condizione che presenta tutti i caratteri di una società sottosviluppata, favorendo un sistema di intermediazione più misero e più pervicace".
3) Modernizzare la Sicilia: Afferma Lumia: "L’energia è una grande risorsa interna: la sua produzione deve essere espressa in modo eco-compatibile e tale da lasciare vere utilities e robuste risorse finanziarie. Ancor di più, la politica energetica deve avere nella Sicilia una testa pensante che regoli i suoi rapporti su basi nuove con i Paesi del Mediterraneo e con l’Europa. La logistica, il trasporto delle merci richiedono un salto di qualità al nostro ancora povero sistema infrastrutturale: porti, aeroporti, ferrovie, autostrade. Le autostrade del mare in particolare sono il nostro futuro, sia per il trasporto delle merci che per implementare la mobilità e facilitare i flussi turistici".
4) Le priorità del PD siciliano: La Sicilia e il suo sogno, le parole quasi profetiche di Lumia: "Liberare definitivamente la Sicilia dalla mafia e far fare un salto di qualità al movimento antimafia. Legalità e sviluppo sono le coordinate dentro cui deve scorrere un concreto e progettuale impegno antimafia che sappia osare una grande sfida: farla finita con Cosa nostra".
5) L'identità del PD siciliano: un'anima al riformismo: Uno scatto d'orgoglio di Lumia: "Ma c’è anche una Sicilia del cambiamento e della speranza: vive nelle nostre grandi città e nei nostri piccoli paesi di provincia, vive tra gli uomini e le donne, tra i giovani e gli anziani, vive nelle nostre scuole, nelle nostre università e vive nel mondo del lavoro, nelle imprese, nell’agricoltura, nel commercio, nell’artigianato, nel turismo, nella pesca, nel terziario avanzato, nell’arte, nel cinema, nella musica, nei centri di ricerca, nei centri d’eccellenza, nel mondo del volontariato, dell’associazionismo e dell’impresa sociale e, soprattutto, vive in ognuno di noi".
6) Per la Sicilia per il cambiamento: Una richiesta difficile ma necessaria: "E ai cittadini siciliani il Pd deve chiedere di diventare migliori. I migliori: ecco una bella sfida, nella società del familismo e della clientela. Migliori non in astratto, concretamente. Non solo nella politica, ma nella società: agli imprenditori chiedere di investire e rischiare davvero, ai lavoratori di crederci. Ai giovani, umiliati dalle statistiche sui rendimenti della formazione, di tornare a studiare e non cercare raccomandazioni. Alle forze intellettuali, deve chiedere di tornare a esporsi, di osare".
Intanto a Marsala continua la guerra intestina per il tesseramento, dopo le dimissioni del segretario Agostino Licari che ha denunciato ostruzionismo interno e poca trasparenza nel tesseramento, tanto da far suscitare sospetti di legittimità su ben un terzo delle tessere rilasciate. A Licari ha risposto il gruppo degli ex Margherita, con un documento firmato da Antonella Milazzo e altri, che hanno sostanzialmente accusato Licari di inattività, direzione verticistica del partito, e hanno rispedito al mittente le accuse di poca trasparenza.
Ora interviene nel dibattito la segreteria del Pd. I firmatari scrivono: "In tanti ci siamo adoperati per indurre tante “teste libere pensanti” ad aderire al “progetto partito Democratico” certi della necessità di una forte spinta della “società responsabile”. Poiché presupposto della democrazia è la partecipazione è bene evidenziare che il gruppo che fa riferimento ad Antonella Milazzo è stato presente soltanto nelle prime due riunioni di segreteria per tatticismi ed equilibrismi. In ordine al tesseramento la segreteria di Licari si è impegnata al fine di consentire partecipazione e trasparenza; a tal uopo sono stati diffusi comunicati stampa, allestiti gazebo nelle piazze e nelle contrade. Contestualmente è stato criticato l'operato della segreteria cittadina che avrebbe fatto ben poco. Ribadiamo che a valutare il nostro operato deve essere la città. Recentemente abbiamo assistito alle dimissioni (non condivisibili) del segretario cittadino Agostino Licari il quale ha sbattuto la porta in faccia ad alcuni notabili; puntuale è stata la replica di alcuni “fedelissimi”. Relativamente ai dubbi sollevati circa il tesseramento riteniamo che gli organismi partitici a ciò deputati debbano “con rigore e senza guardare in faccia nessuno” verificare se vi sono stati “episodi poco eleganti”.
Firmatari del documento sono Dino Biondo, Anna Caliò, Ivan Cappello, Peppe Gandolfo, Antonella Genna, Mariano Marino, Vitiana Montalto, Ignazio Parrinello, Clara Ruggieri e Giuliana Zerilli.