«E’ inaccettabile l’attacco del Presidente della Regione Galan sui 4 milioni di euro spesi dalla Regione Sicilia per produrre il capolavoro di Tornatore.
Inutile fare un richiamo alla inopportunità di investire una cifra così alta dal momento che è la prima volta, dopo “Il Gattopardo” di Visconti, e con maggiore spirito corale, che si offre un’immagine così forte e persuasiva della bellezza della Sicilia.
Quello di Tornatore è un film che, nella prospettiva del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che dalla Sicilia ha avuto inizio, consente proprio di identificare l’Italia con la Sicilia, con grande respiro storico e narrativo.
E’ notevole anche il fatto che Tornatore non abbia caricato in termini manichei gli elementi criminali, con la consueta esaltazione negativa della mafia, e che quindi il film consenta una lettura della storia della Sicilia nell’ultimo cinquantennio nell’ottica della realistica speranza riformista e non nell’esclusiva lotta alla mafia.
D’altra parte Galan si è potuto permettere di spendere 48 mila euro per un film sugli anni di piombo nel Veneto. Nessun danno e nessun vantaggio. Poteva risparmiarli. Venezia non ha bisogno di immagine perché è la più bella città del mondo.
La Sicilia, che non è da meno, ha bisogno di immagine, e positiva, e non potevano spendere meglio i 4 milioni di euro che investendoli in questa felice impresa di Tornatore che, mutati i tempi, ricorda “I Promessi Sposi”.
«Baaria» è semplicemente una favola bella. Per la prima volta la Sicilia è terra favolosa dove si può vivere felici»