Adiconsum interviene dopo l'annuncio, dato ieri da Ferrovie dello Stato, dell'apertura delle tratte veloci Bologna–Firenze e Novara–Milano. Attive, secondo le previsioni, dal 13 dicembre, le due tratte permetteranno il completamento dell'intera rete Alta Velocità, da Torino a Salerno. Per l'associazione dei consumatori è "positiva" la notizia data da Trenitalia, "ma non è tutto oro quello che luccica", avverte, e chiede a Governo e Regioni "investimenti reali per il 'trasporto lumaca' esistente al Sud e per il pendolarismo".
Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, è critico: "Anche nel trasporto ferroviario si allarga la forbice tra aree forti ed aree deboli del Paese", afferma. Perchè, spiega, se è vero che i passeggeri potranno coprire una tratta come la Napoli-Milano in 4 ore e 10 minuti, dall'altra parte va detto che "un passeggero o un turista che oggi dovesse decidere di percorrere la tratta ferroviaria da Trapani a Gela, molto più breve della Napoli-Milano, impiega dalle 6 ore e 47 minuti alle 7 ore e 44 minuti". Un simile situazione, denuncia Adiconsum, "non riguarda solo la Sicilia, ma anche tratte che teoricamente dovrebbero essere 'più appetibili' economicamente, come quelle che partono dalla Capitale per raggiungere regioni del Sud". Solo per fare un esempio, sulla tratta Roma-Messina, "se va bene si hanno tempi di percorrenza di 6 ore e 35 minuti, se va male, di 9 ore e 19 minuti".