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03/09/2009 14:36:38

Cinzia Demi presenta a Trapani "Il tratto che ci unisce"

L'appuntamento per Sabato 5 settembre, alle ore 19.30, con la presentazione del libro "Il tratto che ci unisce" , edito da Prova d'Autore, della scrittrice fiorentina Cinzia Demi, appena segnalato - con segnalazione di merito - al prestigioso Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.
La presentazione sarà curata dalla Prof.ssa Rosa Maria Ancona, Presidente dell'Associazione Internazionale d'Arte e Cultura Thalia.
Ci sarà anche un intervento musicale del gruppo "Kamesena Folk" con il vocalista Alberto Noto e i chitarristi Vito Fiorino e Gianni Patricolo.
Il tutto arricchito dall'Apertivo al tramonto con tabulè, crostini da condire con salsine varie, salumi, formaggi, prodotti di tonnara. Alle 22:00,  un concerto della cantante palermitana Giana Guaiana.
"Grazie alle ricerche etnomusicologiche svolte presso il Folkstudio di Palermo, presso la Nastroteca della Regione Siciliana e direttamente sul campo, ha raccolto un repertorio di canti mediterranei, in particolare della Sicilia e ne ha fatto degli arrangiamenti per voce e chitarra, rimanendo nel solco della tradizione."

Nata a Trapani nel 1967, Giana Guaiana vive a Palermo dove consegue la Laurea in Lettere a indirizzo classico.
Inizia dal 1995 una lunga formazione nell'ambito del teatro di ricerca che privilegia il lavoro con il canto, nell'ambito del para-teatro e della danza (laboratori e performances con Miriam Palma, Luca Mingarelli, Nelly Quette, Saad Ismail, Anne Denis, Ewa Benesz, Santo Pace, I Wayan Puspayadi, Sayoko Onishi, Grant Mc Daniel, Gary Brackett-Living Theatre, Reghunath Manet, Julian Vargas, Carlos Riboty, Workcenter Grotowsky, Teresa Dal Pero-Teatro de Los Andes).

Lo specifico interesse per il canto, coltivato sin da piccola, si rinnova così attraverso l'incontro con l'Antropologia Teatrale e si indirizza sempre più verso il canto tradizionale, da un lato, e la composizione originale, dall'altro.

Nell'ambito prettamente vocale, hanno soprattutto lasciato il segno i laboratori di improvvisazione vocale diretti da Miriam Palma, i laboratori di Luca Mingarelli, il laboratorio di arte della parola (scuola antroposofica) condotto da Maurizio Li Vigni, lo stage di canto armonico (Tuva) diretto da Andrea De Luca, i seminari di nada yoga (yoga del suono) a cura di Maytilli Devi, le sessioni di canto polifonico dirette da Letizia Manzella, i seminari sui canti di tradizione orale condotti da Giovanna Marini e Xavier Rebut.

Grazie alle ricerche etnomusicologiche svolte presso il Folkstudio di Palermo, presso la Nastroteca della Regione Siciliana e direttamente sul campo, ha raccolto un repertorio di canti mediterranei, in particolare della Sicilia e ne ha fatto degli arrangiamenti per voce e chitarra, rimanendo nel solco della tradizione.

Dal 2002 porta in giro i suoi canti, sui quali così si è espressa la musicista, cantautrice e interprete di canti popolari Giovanna Marini:
''la voce è bella, i pezzi pure, tutto molto piacevole... mi piacciono gli arrangiamenti così sobri, senza mai sovraccaricare, ma lasciando libera la voce perchè quella è la parte importante del pezzo popolare...''.
Sempre dal 2002 si esibisce con l'attrice agrigentina Lia Rocco in concerti-recitals: "Le figure femminili nella letteratura siciliana" e "E divenne una statua di sale" sulle presenze femminili nelle tre religioni monoteiste.
Nel 2005 collabora con il "Museo delle Marionette Antonio Pasqualino" nel recupero delle linee melodiche di due romanze dell'Opera dei Pupi catanese.

Dal 2006 collabora con Bruna Perraro, formando il duo “Todo Cambia” che propone un repertorio di canti regionali italiani, canti latino-americani e composizioni originali in lingua italiana.

Nel 2007 partecipa alla seconda edizione di “Vucciria Festival” a Palermo (www.vucciria.org), alla terza edizione di "Borgoinfesta - ritmi e canti dal Mediterraneo”- a Borgagne (Le), alla quarta edizione di “Amor Mediterranei” a Caltabellotta (Ag).

Dalla fine del 2007 collabora a Milano con i Mondorchestra, con Toti Pumpo e Christian Sgarella.

Nel 2008 partecipa al “Progetto Ritratti d'artista”, cinque documentari e un itinerario nella memoria in Sicilia, in qualità di compositrice del brano dedicato al puparo Ignazio Puglisi, brano utilizzato come colonna sonora del relativo documentario.
Viene coinvolta da Alessandro Orlando Graziano nel progetto di un cd-tributo ad Angelo Branduardi, “Cogli la seconda mela”, proponendo una rielaborazione in dialetto del brano “La giostra”.
Partecipa alla quarta edizione di ''Borgoinfesta Festival'' a Borgagne (Le), alla quinta edizione del “Premio Pino Veneziano” a Selinunte, alla quinta edizione di “Amor Mediterranei” a Caltabellotta.

Nel 2009 partecipa alla quinta edizione di Borgoinfesta Festival a Borgagne, e produce il disco “'A giostra”, che contiene una scelta dei canti proposti durante i concerti.






GIANA GUAIANA

PROPOSTA ARTISTICA

Due sono i possibili progetti musicali da proporre:

1 Canti della tradizione popolare siciliana.

2 Canti della tradizione popolare siciliana e di altre terre del Mediterraneo
(Sardegna, Calabria, Puglia, canti sefarditi, canti arbereshe, Grecia, Israele, Palestina…)

I canti siciliani sono frutto di una ricerca maturata nel corso di anni e che ha attinto dal materiale etnomusicologico del Folkstudio di Palermo, dalle raccolte di A. Favara e A. Uccello, direttamente sul campo, ma anche dal repertorio di Rosa Balistreri, di Pino Veneziano, come anche di gruppi magistrali come i Taberna Mylensis.

Quanto invece agli altri canti, alcuni, pure, derivano da ricerche effettuate al Folkstudio di Palermo, altri sono stati scelti dalle registrazioni di interpreti come la sarda Maria Carta o la palestinese Amal Murkos, altri ancora sono stati appresi direttamente dalla voce di semplici persone che hanno voluto farne dono, come è il caso del canto ebraico Bou-le shalom.

La scelta della Sicilia e del Mare Nostrum è insieme scelta del cuore e scelta metodologica che si inserisce in un più ampio interesse per la musica in genere e, nello specifico, per i canti tradizionali considerati potenti mezzi espressivi e comunicativi, finestra sull'etica, la cultura, la storia dei popoli.
Il repertorio comprende soprattutto canti d'amore sacro e profano, ninnananne, canti legati alla tradizione dei cantastorie.
La scaletta viene di volta in volta variata e adattata secondo il contesto e il tipo di manifestazione che accoglie lo spettacolo. I canti vengono brevemente presentati, talvolta tradotti, in modo da favorire una più completa comprensione da parte del pubblico, e collegati, laddove possibile, da un filo narrativo che contribuisce a dare “corpo” alla performance.
 



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