Si tratta del primo passaggio per applicare la riforma della sanita' in Sicilia varata nei mesi scorsi dall'Assemblea regionale e che disegna le 17 nuove aziende sanitarie e ospedaliere. Le nomine passano ora al vaglio della commissione Affari istituzionali dell'Ars. Nessuna riconferma per i precedenti dirigenti, anche se, ha detto l'assessore regionale alla Sanita' Massimo Russo, "dei 29 manager uscenti, qualcuno aveva fatto bene, ma abbiamo voluto dare un segnale di cambiamento".
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha sottolineato che "i 17 nuovi manager non avranno un lavoro facile" e ha spiegato che nel riformare la sanita' siciliana "non si puo' ridurre tutto ai tagli, si deve risparmiare ma anche fare toccare con mano che la qualita' degli ospedali migliora". A questo riguardo, l'assessore Russo e il governatore hanno concordato nell'individuare nel numero di siciliani che si recano fuori dall'Isola per curarsi un parametro significativo per valutare la qualita' del sistema sanitario.
Lombardo ha espresso soddisfazione perche' la Sicilia e' "l'unica regione tra quelle a rischio che non e' stata comissariata". Soddisfatto anche Russo: "In 14 mesi abbiamo fatto quello che nessuno pensava potessimo fare. La legge era un pezzo di carta che adesso si invera in scelte di professionalita'". Russo ha spiegato che alla prossima riunione di giunta, l'esecutivo regionale prendera' atto degli obiettivi che vengono dati ai manager, che saranno sottoposti a controlli trimestrali. Lombardo ha aggiunto che "al sistema del risparmio finanziario e del miglioramento della qualita' vanno ispirate tutte le scelte del governo regionale, non solo nella Sanita' ma in ogni ramo dell'aministrazione".