di centrare l'organo affetto da neoplasia senza colpire gli organi circostanti.
In Sicilia le prestazioni di radioterapia erano regolate da un decreto del 1997 con un tariffario che non teneva conto dei progressi tecnologici che si sono registrati nella erogazione delle prestazioni radioterapiche. ''Avevamo due obiettivi fondamentali - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo - fissare le nuove tariffe che tenessero conto degli indicatori nazionali ed evitare che potessero ripetersi scandali come quello della clinica Santa Teresa di Bagheria, che anni fa, durante la gestione di Michele Aiello, in assenza di una specifica regolamentazione, praticava tariffe anche dieci volte superiori a quelle che sono state poi correttamente praticate sotto la gestione dell'amministratore giudiziario Andrea Dara. Per intenderci: dal 1999 al 2003 la Regione rimborsava ogni anno oltre 50 milioni di euro alla clinica Santa Teresa, oggi soltanto 7''. ''Finalmente - ha aggiunto Russo - siamo intervenuti con un provvedimento amministrativo organico, per assicurare ai pazienti siciliani prestazioni di altissima specializzazione e a costi notevolmente piu' contenuti rispetto a quelli corrisposti fino a qualche tempo fa in uno scenario privo di regole certe e condivise''. Il provvedimento dell'assessore Russo, gia' approvato dal tavolo interministeriale, individua una serie di prestazioni di radioterapia innovativa che saranno effettuate in regime ambulatoriale e non piu' in ricovero ordinario.