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04/08/2009 13:56:26

A Erice...don't panic!

Ciò che“Don’t Panic”, ultimo progetto realizzato da Angelo Di Mino (violoncellista) ed Alessandro Librio (violinista e violista), vuole porsi come obiettivo essenziale è quello di ricreare una circostanza spazio-temporale in cui il concetto di performance e quello di concerto dialogano reciprocamente. Le installazioni audiovisive e gli elementi performativi invadono e vengono invasi dai canoni della forma-concerto creando così un complesso ma naturale mix che trova nell’etimo della parola “teatro” le sue più intime radici. Ecco che il teatro diventa semplice luogo, il luogo teatro. Su questa sottile linea di simultanea rottura e fusione, il duo racconterà come i loro archi ed il repertorio per questa rara formazione si siano evoluti strutturalmente e linguisticamente lungo i secoli, citandone brandelli dalla musica barocca,Bach, Telemann, passando da Ravel,Schuloff, per arrivare a compositori ancora viventi come Tanguy ed il duo stesso, il tutto arricchito dall’estemporaneità dell’improvvisazione estrema e radicale.

Si allega al presente comunicato scheda dello spettacolo e foto di scena. Si ricorda che, previa comunicazione, verranno riservati due accrediti per la stampa.
Don’t Panic
Angelo Di Mino – Alessandro Librio

Si vuol dire, con Pierre Boulez:

Riconosco che non vi è nulla di più fertilizzante del contatto con un’altra disciplina: essa ci porta una maniera di vedere diversa, ci arricchisce di idee che non ci sarebbero venute in mente, stimola la nostra invenzione, e costringe la nostra mente ad una “radioattività” più elevata. Ma un’influenza simile non può funzionare che per analogia, non con un’applicazione letterale priva di fondamento.

Si vuol dire, con Ernesto Nathan Rogers:

Il chiudersi in una specializzazione comporta il rischio che, con l’illusione di conoscere a fondo una disciplina, si finisce per non intenderla affatto.
[…] è assai utile, per non isolarsi in una categoria, soccorrerne la comprensione con esempi analogici, giacché spesso i paragoni rendono più evidente un ragionamento.

Si vuol dire, con Carlos Martí Arís:

La mia ipotesi è che tutte le discipline artistiche formino parte di uno specifico campo della conoscenza che chiamiamo arte. L’esistenza di questo territorio comune fa in modo che tra letteratura, pittura, cinema o architettura si possono stabilire legami o passaggi che per noi può essere importante esplorare.

Si vuol dire di come il concorso delle arti, il frequentare diagonalmente le molteplici regioni dell’espressione, converga infine nell’uomo come ambito dicotomico di intelligibile e fenomenico, come luogo delle reciproche interazioni tra pensiero e materia, tra corpo e spirito.
Per un ritrovato umanesimo.
Per l’unica arte possibile.


Giovanni Giannone

Angelo Di Mino - Alessandro Librio

L’incontro tra il violoncellista Angelo Di Mino ed il violinista Alessandro Librio avviene nel 2007 ad Aosta in occasione del festival internazionale di composizione di musiche per il cinema muto “Strade del Cinema”, dove entrambi partecipano come finalisti. Il percorso artistico dei due è accomunato dal significativo incontro, avvenuto in tempi diversi, con Giovanni Sollima, violoncellista e compositore palermitano di fama internazionale, che ha influenzato e valorizzato in maniera profonda il loro stile compositivo. Nel 2008 a Palermo danno vita ad un progetto che mescola al suo interno i più svariati e spesso “inconciliabili” generi musicali partendo dalla classica, passando dal minimalismo, l’elettronica fino ad arrivare all’improvvisazione pura; nello stesso anno il duo viene scovato da Nicolas Ballario ed entra a far parte dello staff di Oliviero Toscani a Salemi dove tutt'ora ricopre la carica di assessore alla creatività. A Salemi hanno l’occasione di potere lavorare inoltre con Vittorio Sgarbi, Graziano Cecchini, Petra Zamaroni ed altri personaggi ed artisti di fama internazionale e di esibirsi in svariate performances. Nel 2009 il duo si esibisce a New York in occasione di una mostra fotografica a cura di Oliviero Toscani; sempre nello stesso periodo il duo realizza la colonna sonora del mediometraggio "Poggioreale" di Graziano Cecchini.

Alessandro Librio:

Nato ad Erice nel 1982, inizia lo studio del violino, del pianoforte e della composizione a 13 anni entrando al conservatorio A. Scontrino di Trapani dove nel 1999 riceve una menzione d'onore per i concerti di musica contemporanea svolti. A Trapani incontra Giovanni Sollima, incontro fondamentale per la sua formazione. Ha studiato con Giuseppe Gaccetta, Zoya Nademliska, Francesco Peverini e Gennaro Minichiello. Nel 2004 incontra Lelio Giannetto ed inizia la collaborazione con l'associazione culturale Curva Minore entrando a far parte dell'ensemble "Sicilian Music Crew" e del' "Onda Mediterranea". Inizia lo studio della musica elettronica dapprima con D. Sciajno poi con Francesco Galante, nello stesso anno suona al Dar Bach Hamba (Tunisi) per la fondazione Orestiadi di Gibellina. Nel 2005 fonda il 38° Parallelo (gruppo di lavoro sensibile all'avanguardia teatrale, musicale e della video arte) per il quale scrive lo spettacolo teatrale "Operazione Zero" che andrà in scena ad Erice, Palermo e Roma. Nella stessa estate vince il primo premio al concorso teatrale Agricantus scrivendo le musiche per lo spettacolo "Arabbì". Orientato verso L'improvvisazione, collabora con alcuni fra i massimi improvvisatori della scena internazionale come Michael Moore, Mike Cooper, Giancarlo Schiaffini, Michael Vatcher, Alvin Curran ed altri. Nel 2006 inizia lo studio della chitarra classica, basso elettrico, viola e batteria e con il violoncellista e compositore Giuseppe Civiletti completa il film musicale "Ground Zero" che lo porterà ad esibirsi in diverse città italiane, della Spagna e New York. Nell’estate del 2007 si classifica secondo al concorso internazionale di composizione per video “Strade del Cinema” di Aosta, al seguito del quale viene invitato ad Aachen in qualità di rappresentante per Italia, a partecipare ad una serata dedicata ad i giovani talenti europei, riscuotendo grande successo ed essendo subito rinvitato per l’anno successivo. Attualmente sta ultimando gli studi al conservatorio di Palermo con il m° G. Minichiello ed Enzo Ligresti.

Angelo Di Mino:

Nato nel 1987 a Palermo, inizia a 17 anni lo studio del violoncello con Davide Alfano. Nel 2005 viene ammesso al conservatorio V.Bellini di Palermo dove tutt'ora studia sotto la guida del maestro Giovanni Sollima; nello stesso anno collabora con Roberto Simonte scrivendo le musiche per lo spettacolo teatrale Arabbi; collabora con il gruppo pop emergente palermitano “The Second Grace” e con il cantautore Alessandro Mancuso al festival MEI di Faenza con la premiazione di “cantautore italiano rivelazione dell’anno”. Nel 2007 collabora all’interno dell’installazione “In Cross/linee di canto” di Antonio Di Mino e Giovanni Sollima, tenutasi ai cantieri culturali della Zisa con la creazione di un brano per violoncello solo; nello stesso anno collabora nuovamente con Roberto Simonte nella composizione delle musiche per violoncello solo per lo spettacolo teatrale “Medea in Volo”; viene selezionato con il trio à rebours alle finali del festival internazionale di composizione per cinema muto “Strade del Cinema” tenutesi al Teatro Romano di Aosta. Nel 2008 collabora con Antonio Di Mino e Giovanni Sollima al progetto “Skinning PG”, installazione e workshop tenutesi alla rocca Paolina di Perugia.



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