Non era certamente un’operazione facile e si prevedeva un lavoro straordinario per tutti i presenti, considerato che le famiglie soggette allo sgombero erano 24 e molte di loro ancora non avevano avuto modo, per diversi motivi, di poter accedere ad altra abitazione, nonostante il Comune di Marsala avesse deciso di contribuire all’affitto per un anno, con la somma di 250 euro mensili per famiglia.
Coordinati dal Vice Questore di Trapani dottor Palermo Patera e dal vice dirigente del Commissariato di Marsala dott. Morreale, in continuo contatto con il Questore Giuseppe Gualtieri (che, soltanto per precauzione, in mattinata aveva fatto intervenire il reparto mobile di Palermo rimasto comunq
ue inattivo), nel corso dell’intera giornata hanno sempre mediato con le famiglie e sempre tenuto una linea morbida. Unico consigliere comunale presente durante tutte le operazioni: Lillo Gesone.
Dell’Amministrazione comunale abbiamo notato la presenza (costante) soltanto di Sammaritano, con delega ai servizi legali ed espropriazioni e non di Ronci che ha la delega al territorio e ambiente ed all’edilizia popolare.
Tutte le operazioni di sgombero delle palazzine, effettuato per l’incolumità delle persone che vi abitano, si sono svolte senza problemi, seppur con la resistenza di alcune famiglie che alla fine si sono convinte ad accettare la soluzione proposta. Una quarantina di persone saranno sistemate per qualche giorno in alberghi e altre in abitazioni momentaneamente senza l’allacciamento di acqua ed energia elettrica che dovrebbero avere da lunedì.
Soltanto una famiglia non ha accettato alcun trasferimento ed ha deciso di passare la nottata e forse gli altri giorni all’aperto perché, non avendo trovato un’abitazione ed avendo due cani con una cucciolata di 5 meticci di tre settimane, non se la sentivano di andare in albergo, affidando i cuccioli al canile.
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Lavoro straordinario per le ditte di trasloco che, fino a sera, erano impegnati alle operazioni di smontaggio e trasferimento di mobili, vestiario, elettrodomestici e suppellettili vari.
Abbiamo notato molti casi di varia umanità, come della signora anziana che, chiedendosi dubbiosa “quali beni di prima necessità portarsi”, gironzolava con un portafoto vintage con una foto in bianco e nero che la ritraeva nel giorno del matrimonio, oppure del bimbo che piangeva perché non voleva lasciare la bicicletta, degli altri ragazzi che non avrebbero potuto vedersi come prima con i coetanei e compagni di giochi o, infine di chi, avendo comprato dei mobili ed elettrodomestici per il matrimonio che non ha più contratto, si chiedeva se ci sarebbe stato un servizio di vigilanza.
Come detto, l’ultimo sigillo è stato apposto al tramonto. Noi siamo andati via al crepuscolo della giornata, lasciando sul posto le tre palazzine deserte e con i sigilli apposti ed una famiglia con il loro cane che allattava i propri cuccioli.
Oggi, dalle ore 8, per le famiglie che vorranno, recandosi presso il Comando di Polizia Municipale di Marsala, potranno richiedere le chiavi delle proprie abitazioni ed accedervi per poter effettuare il trasferimento degli ultimi beni lasciati nelle palazzine, soltanto dopo che il personale autorizzato avrà staccato i sigilli.
Sergio Oliva