L’allarme è scattato alle ore 23,00 circa, e ringrazio espressamente gli operatori del servizio di vigilanza “La guardia” di Marsala che hanno lanciato immediatamente l’allarme e chiamato i Vigili del fuoco, accorsi sul posto dopo solo 8 minuti.
I danni ammontano a 400.000 euro.
Si, ma grazie al loro tempestivo aiuto l’azienda è salva. E oggi possiamo ancora parlare dei politici. Tutt’ altro che solidarietà c’è stata invece da parte delle Istituzioni …
In che senso?
Nessuno, dei politici non si è fatto sentire nessuno. Qualcuno forse ha chiamato dopo tre giorni perché, magari qualche amico gli avrà detto che era giusto fare una telefonata, ma né il Sindaco Renzo Carini né l’Onorevole Giulia Adamo, ad esempio, si sono fatti sentire. Ve lo giuro. Io non dico che volevo chissà quale aiuto, ma almeno un supporto morale- psicologico … I politici marsalesi si fanno vedere solo quando c’è campagna elettorale. Non ha chiamato nessuno, come se noi non facessimo parte di questa città …Vi faccio un esempio per farvi capire quanto il Comune lasci le aziende abbandonate a se stesse …
Prego, ci dica …
Noi ci troviamo in una zona industriale lottizzata da noi, acquistando il terreno da privati, a costi altissimi, senza aiuto. Il Comune circa dieci - quindici anni fa ha autorizzato questa lottizzazione e permesso la distribuzione degli stessi lotti. Non è una zona Asi, per intenderci. Quando è finita la lottizzazione, le opere primarie sono diventate proprietà del Comune: la strada e la piazzetta per esempio … Bene, questa zona è completamente abbandonata a se stessa.
In che senso?
E’ come se ci fosse un confine….sembra di non essere a Marsala. La piazzetta è luogo di spaccio di droga e prostituzione e nonostante le mie continue denuncie nessuno viene a fare servizio di controllo; ci sono lampioni non funzionanti perché il Comune non si è mai occupato di far mettere la rete elettrica; addirittura, noi di Aerre Impianti, insieme alle altre due aziende presenti in questa zona (Aloha ed Executive), abbiamo asfaltato di tasca nostra un terreno che non è nostro, ma di proprietà del Comune, perché al Comune stesso non interessava … Insomma dov’è il Comune? Dov’è il Sindaco? Si ricorda da noi solo quando ci sono le elezioni, per organizzare le riunioni? Dove sono lui, Giulia Adamo…?Davvero è questa la città che ci meritiamo noi marsalesi?
Magari sindaco e politici non si sono fatti sentire per una questione di tatto, di delicatezza?
No. Il Sindaco rappresenta un’istituzione. Era doveroso per lui magari venire a fare una visita in azienda. Idem il Prefetto. Tra qualche giorno pubblicherò una lettera aperta per denunciare tutto questo.
Tornando all’incendio alla sua azienda, davvero lei non ha mai ricevuto minacce né richieste di estorsioni, così come ha dichiarato?
Ecco, proprio a proposito di questo, volevo fare una puntualizzazione alcune vostre prese di posizione sull’omertà degli imprenditori, che non collaborano con i magistrati.
Sono i magistrati che si lamentano che i proprietari delle aziende quasi sempre non collaborano con la giustizia e dichiarano di non aver ricevuto mai nessun tipo di ricatto…
E’ vero che in gran parte i piccoli e grandi imprenditori di fronte alle intimidazioni stanno in silenzio e questo è riconducibile a una sola parola: omertà. Detto questo, vi assicuro che io non sono per niente omertoso, per nessun motivo, e che sto collaborando con la giustizia e, soprattutto con gli inquirenti, per riuscire a capire chi è stato ad incendiare la mia azienda, o chi ha commissionato tale azione … La mia azienda non ha mai avuto bisogno di nessuno: non ho mai fatto gare pubbliche, né avuto aiuti dal Comune, né sovvenzioni particolari, ma ho fatto sempre tutto sulle mie spalle dal 1998 in poi … Ma capite bene anche che io non posso venire alla stampa a dichiarare se ho ricevuto o meno intimidazioni …
Lei dice di non essere omertoso: in questo senso, si considera un’eccezione o la regola a Marsala?
No, ci sono molti imprenditori onesti come me … …
400.000 euro di danni, ma per fortuna l’azienda è salva. Da cosa ricominciate?
Speriamo di continuare a vendere le nostre macchine … Noi, abbiamo clienti in tutto il mondo e la notizia di ciò che è accaduto si è già diffusa oltreoceano … così, d’ora in poi, oltre ad esportare macchine refrigeratrici, esporteremo anche il marchio della “vecchia Sicilia”: quando le persone vedono il marchio Made in Italy, e poi Marsala, ricollegano immediatamente alla mafia. Questa è la cosa che mi dispiace di più, anche perché eravamo riusciti a scardinare l’idea diffusa che Sicilia volesse dire mafia: proprio poco tempo fa, a fine 2008, avevo fatto entrare a fare parte della mia società degli imprenditori del nord, che dapprima erano scettici, avevo fatto loro capire che Marsala fosse un’”isola civile”, ma ora cosa dirò loro?
Dirà che a Marsala si lotta la mafia a testa alta e con grande senso di civiltà da parte di alcuni imprenditori.
Noi esportiamo in tutto il mondo, dalla Norvegia ai paesi arabi. Ora esportiamo di nuovo la vecchia Sicilia. Guardi, io sono preoccupato… Un’altra cosa che mi auguro è di continuare a rispettare l’impegno con i 40 dipendenti e collaboratori che abbiamo in azienda, di salvaguardare quanto meno i loro posti di lavoro perché qui c’è il pane di questa gente …
Pamela Giampino
Ecco l'intervento di Asaro al Volatore di Rmc 101 del 17 Luglio:
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