L'incontro, preceduto da un saluto del rettore dell'Ateneo Roberto Lagalla, nasce da una collaborazione tra la Questura e l'Università di Palermo, che quest'estate ha varato un calendario di iniziative aperte alla città. Subito dopo, storici, giuristi, intellettuali dell'Ateneo impegnati in ricerche sulla mafia faranno il punto sugli studi e le prospettive di ricerca sul fenomeno mafioso: intervengono Giovanni Fiandaca, Salvatore Lupo, Vittorio Coco, Salvatore Costantino.
Alle 21, dopo l'incontro, al cortile dello Steri, sarà proiettato in anteprima del film "Sopralluoghi per un film su un poliziotto ucciso" di Roberto Greco. "Posso dire con convinzione che anche l'uccisione di Giuliano si inserisce in quel disegno più ampio che si sta delineando in questi ultimi giorni con le nuove rivelazioni sulle stragi del '92 e del '93. E anche per lui vale un semplice concetto: senza verità non c'é giustizia", ha detto Rita Borsellino, eurodeputato Pd. "Boris Giuliano fa parte di quella folta schiera di servitori dello Stato che hanno ridato, con il loro sacrificio, onore alle Istituzioni repubblicane", ha detto il deputato europeo dell'Idv Sonia Alfano. Per il deputato Pd Beppe Lumia "Giuliano comprese, prima di molti altri, le profonde trasformazioni che stavano attraversando in quel tempo Cosa nostra. Capì il salto di qualità che la mafia stava compiendo e per questo fu brutalmente eliminato".