il suo avvocato e nelle quali si dice stanco di fare "da parafulmine" e indica gli apparati dello Stato come i veri responsabili della morte di Paolo Borsellino. Proprio la procura di Caltanissetta e' titolare delle indagini ancora aperte sull'attentato dell'Addaura contro Giovanni Falcone e sulle stragi di Capaci e via D'Amelio. Lari si dice pessimista sulla possibilita' di ritrovare l'agenda rossa nella quale Borsellino annotava le sue intuizioni e acquisizioni investigative e probabilmente anche riferimenti sulla presunta trattativa tra Cosa nostra e pezzi dello Stato: "Chi ne e' entrato in possesso avra' fatto di tutto perche' non venga mai trovata". Poi il riferimento alle poche forze di cui dispone la sua procura, nonostante si occupi di indagini cruciali, non solo relative alle stragi e alla trattativa per fermarle, ma anche alle cosche nissene ed ennesi: "Indagini - sottolinea - condotte da me, da due aggiunti e da due sostituti, cinque sulle sette unita' previste, mi sarei atteso dallo Stato piu' mezzi e uomini".