I Capigruppo, in raccordo con il Presidente Peppe Poma, hanno anche deciso che la riunione consiliare di giovedì 30 luglio sarà straordinaria e sarà interamente dedicata alla modifica dello Statuto dell’Ente Provincia, con l’abrogazione dell’art. 53 relativo al ruolo e alla presenza della figura del Difensore Civico Provinciale.
La Conferenza dei Capigruppo ha concordato altresì che, nel corso della seduta prevista per il prossimo 5 agosto, verrà dibattuta l’azione promossa da “Nuova Tutela” contro la Montepaschi Serit circa i nuovi metodi di riscossione delle cartelle esattoriali.
Di questa questione, Conferenza dei Capigruppo e Presidente del Consiglio Provinciale si erano già interessati fin dallo scorso mese di febbraio nel corso di un incontro con il Segretario del Coordinamento Regionale della Confederazione Sindacale Lavoratori “Nuova Tutela”, Angelo Di Girolamo, ed altri esponenti della dirigenza, per discutere circa l’operato dell’Ente di Riscossione Tributi “Serit Sicilia” che, avendo cambiato le modalità di notifica delle cartelle esattoriali, ha causato la rivolta dei cittadini-contribuenti, tanto che nella nostra provincia è stata avviata una petizione popolare per chiedere al Ministro delle Finanze l’abolizione della Serit Sicilia S.p.A. e degli altri Enti di riscossione tributi e di ritornare al precedente metodo di pagamento.
Infatti, secondo “Nuova Tutela”, il passaggio dalla tradizionale notifica del messo incaricato presso le abitazioni dei contribuenti a quella fatta attraverso la pubblicazione all’albo pretorio del Comune di residenza, ha fatto sì che gli interessati non vengano più a conoscenza dell’avviso di scadenza che li riguarda con la conseguenza che, in pochissimo tempo, il ritardato o mancato pagamento di una somma anche non ingente (5 mila euro ma anche meno rispetto al precedente limite di 8 mila euro) si trasforma in espropriazione e ipoteca sull’azienda, sull’abitazione o su altri beni per un valore di gran lunga superiore al dovuto. Tutto ciò avrebbe già provocato centinaia di pignoramenti con forti ripercussioni sull’economia del territorio.