Quantcast
×
 
 
17/07/2009 14:05:29

Ad Erice, lo spettacolo "Vicolo del divino amore"

Dopo “Call Center” riproponiamo un altro spettacolo appartenente al nuovo filone della drammaturgia siciliana, che al di là dei grandi esponenti, di chiara fama internazionale, pullula di giovani e talentuosi interpreti e registi. Lo spettacolo si ispira alla figura di Franca Viola, l’episodio di Alcamo che trenta anni fa fece storia, dando il via ad una serie di battaglie in favore dei diritti delle donne.
Si allega al presente comunicato scheda dello spettacolo e foto di scena.

Vicolo del Divino Amore
Lo Spettacolo: scrittura e contenuti

Sicilia. Notte di paese.
Al centro della vicenda il rapimento di una diciottenne bellissima, che viene con forza prelevata dal Vicolo in cui vive e tenuta lontana da casa per otto giorni. Chi l’ha portata via dalla sua famiglia è Iddu, lo scagnozzo del Paese, il guappo di un microcosmo omertoso, il burattinaio di un sistema mafioso dove pupi e pupazzi si muovono grotteschi a suo totale piacimento. Iddu adesso ha riconsegnato la ragazza alla famiglia, sicuro che la questione si risolverà con il solito matrimonio riparatore. Invece no. La giovane fanciulla, in questa notte che sembra non finire mai, prenderà la decisione più importante della sua vita, quella di non sposare l’uomo che l’ha violentata, disobbedendo così ad un balordo sistema di silenti consuetudini.
Siamo negli anni Sessanta. Da una parte la Legge giudica un reato la violenza carnale contro una donna, dall’altra il matrimonio, grazie al famoso articolo 544, estingue il reato stesso e ripara l’offesa anche in caso di condanna. Sembra inevitabile quindi l’obbligo di andare a nozze. Ma la protagonista del nostro racconto ha deciso di dire di no al suo “aguzzino”. Non vuole cedere e cosa più eccezionale, non vuole cedere nemmeno la sua famiglia, opponendosi al matrimonio riparatore e dunque al codice d’onore che la gente di quartiere difende e sentenzia.
Vicolo del Divino Amore è il racconto di una notte. La notte che precede una scelta di libertà, l’ultimo tempo di un quadro femminile, cristallizzato, fra sacro e profano, nei riti domestici di gesti precisi e fulminei.
Dialoghi e versi in lingua siciliana per una confessione da figlia a madre. E la madre appoggia la figlia. La incoraggia. Non teme minacce ma soprattutto non teme giudizi. Aiuta la figlia a lavare le ultime tracce di questa atroce violenza e con lei è pronta ad andare avanti, a testa alta…cù l’occhi aperti.
Lo spettacolo è liberamente ispirato alla vicenda di Franca Viola, l’episodio di Alcamo che trenta anni fa fece storia, dando il via ad una serie di battaglie in favore dei diritti delle donne. Un caso molto discusso dalla stampa, dalla televisione e dal cinema, mai dal teatro. Ciò diventa ancora più singolare, se consideriamo il tipo di teatro affrontato dalla Compagnia Tea(l)tro e dal suo giovane regista, Francesco Romengo: un percorso artistico sempre emozionante e struggente che ha nei corpi e nelle voci, oltre che nella scrittura, una perenne possibilità di ricerca e sperimentazione e che vede nell’universo femminile una costante occasione di fascinazione.
Il primo studio dello Spettacolo è stato presentato nel 2007 alla Rassegna di Teatro Civile “I Giorni e la Scena” presso il Teatro Tre di Palermo. Lo spettacolo, infine, debutta nel 2008 presso Il Nuovo Teatro Montevergini di Palermo.

La Compagnia Tea(l)tro

La Compagnia Tea(l)tro si è costituita dieci anni fa con lo scopo di promuovere iniziative finalizzate alla crescita umana, sociale e culturale della persona attraverso le diverse ed articolate espressioni dell’Arte e dello Spettacolo.
Dapprima impegnata soprattutto nel recupero di tradizioni artistico-teatrali siciliane, poi, volta ad una perenne ricerca e sperimentazione di nuovi percorsi formativi, l’Associazione ha conquistato nel tempo una propria consistenza e fisionomia, date dal coesistere e dal convivere di diversi artisti e dal loro interagire in un continuo rapporto fra tradizione ed innovazione. Attori, ballerini, cantanti, scenografi arrivano da diversi paesi della Sicilia e non solo. Tea(l)tro quindi è un permanente laboratorio di ricerca e di formazione, che stabilisce rapporti creativi tra lingue e linguaggi, generazioni, storie e culture. È un percorso d’Arte attraverso gli intraducibili segni di un dialogo emozionale fantastico e verisimile insieme. E la scrittura, come strumento di indagine sui corpi, è solo un pretesto. Lo spettacolo è infatti una esperienza artistica comune e creativa.
«…e sui linguaggi il gruppo di attori appare particolarmente sintonizzato in una armoniosa concezione collettiva dell’azione scenica, che rivela l’acquisizione, attraverso un lungo e attento lavoro, di dinamiche espressive profondamente condivise, che fanno del gruppo quasi un unico corpo attoriale. » (Sipario, Maggio 2006)
 



Cultura | 2024-07-17 22:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Trapani: dal 26 settembre il "Festival delle Libertà"

Il Comune di Trapani ha concesso il patrocinio al “Festival delle Libertà”, evento culturale che si svolgerà a cavallo di settembre e ottobre prossimi e che è organizzato dall’associazione Sinistra Libertaria...

Native | 2024-07-16 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Guida sicura: a cosa stare attenti in estate?

L'estate è una stagione di svago e avventure, con le sue giornate lunghe e il clima caldo che invogliano a viaggiare e trascorrere più tempo all'aperto. Tuttavia, con l'aumento del traffico e le condizioni stradali a volte...