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14/07/2009 18:51:23

Interrogazione di D'Alì sul piano sanitario regionale


Secondo d'Alì il "Piano Russo” «specialmente nella previsione di una sanità di alta specializzazione e di alta tecnologia concentrata in due, tre province, e una sanità di medio e basso livello nelle altre province con la contestuale riduzione delle aziende sanitarie da 29 a 14, non è ritenuta idonea a raggiungere alcun obbiettivo di razionalizzazione e risparmio senza penalizzazione, ed al contrario si è certi che comporterà maggiori sprechi».
È inoltre probabile, continua l'interrogante che «aumenteranno gli oneri ed i disagi per una maggiore mobilità sanitaria (causa la riduzione dell’offerta sanitaria in alcune province)».
In particolare per la provincia di Trapani d'Alì denuncia «un nuovo pesante taglio dei posti letto superiore al 20% [...] volutamente ignorando il fatto che la stessa già registra una disponibilità vistosamente al di sotto della media nazionale, ed ancor peggio regionale, di posti letto per abitante».
Nell''interrogazione viene citato ad esempio l'ospedale del capoluogo, l’Azienda Ospedaliera S. Antonio Abate, «che negli ultimi anni ha chiuso i bilanci con un avanzo di gestione e che ha aumentato l’offerta sanitaria alla cittadinanza, [...] mentre le disposizioni disciplinate dall’Assessore Regionale Russo “smembrano” l’ospedale S. Antonio in quanto prevedono la riduzione dei posti letto per acuti dai 412 previsti dall’ultimo decreto sulla rete ospedaliera (n. 810/2003) a soli 234 nonché il trasferimento o il ridimensionamento o addirittura la chiusura di reparti»
«Caso emblematico – rammenta il senatore d'Alì –, l'Unità Operativa complessa di Oncologia, l’unica in provincia di Trapani, con alti indici occupazionali (151,43%), viene trasferita in un altro presidio ospedaliero con la conseguenza che la patologia oncologica, che è la seconda causa di morte, non può più essere curata nel bacino di utenza dell’ospedale per cui gli ammalati, oltre a dovere effettuare la radioterapia fuori provincia dovranno anche spostarsi per effettuare la chemioterapia».
D'Alì chiede la ministro Sacconi di conoscere le valutazioni del Governo in ordine:
• alla rispondenza del Piano “Russo” ai principi guida contenuti nella Costituzione e nella normativa del Piano sanitario Nazionale 2006-2008
• alla penalizzazione dei cittadini della provincia di Trapani causata dai decreti dell'assessore Russo, emanati peraltro non ottemperando l'obbligo di legge di ascoltare le considerazioni degli Enti Locali ed in particolare della conferenza dei Sindaci,
• alla opportunità di disporre un accertamento al fine di conoscere i motivi di tali decisioni tutte tendenti a privilegiare la sanità in alcuni territori della regione, fortemente mortificandone altri
• al proposto ridimensionamento dell'Ospedale Sant'Antonio di Trapani, una tra le pochissime efficienti ed economicamente attive aziende dell'intera Regione Siciliana
Infine d'Alì chiede se il Governo non ritenga di avvalersi dei poteri sostitutivi per porre rimedio alle palesi ed antieconomiche disfunzioni che andrebbero a crearsi nel servizio sanitario della intera Regione Siciliana al momento della applicazione del Piano sanitario e dei numerosi decreti dell'Assessore Regionale alla Sanità.