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14/07/2009 16:22:45

Arrivano i notturni del Carmine diretti da Alessio Piazza



Lo spettacolo si articola tra italiano e dialetto in un racconto che ha come voce narrante un uomo ucciso per sbaglio dalla Mafia.
Come nelle più classiche delle storie, Pino appare in sogno al cugino più piccolo e, prima di consegnargli una immensa e salvifica fortuna coi suoi fatidici numeri del lotto, evoca l’infanzia ormai lontana, le filastrocche, i tempi andati, la fame.
Nell'ironia di una morte per sbaglio sfilano tra le dita dell'attore tutti gli errori di una terra, e fa da sfondo il giardino dei morti di mafia, una sorta di paradiso laico dove, per sbaglio, Pino è davvero passato a miglior vita.
Tra ulivi e carrubi, le parole si snodano come un lungo corteo che attraversa la Sicilia e tutto il Sud percorrendo dall’alto luoghi dimenticati, perché riaffiorino alla memoria spogliati delle loro vesti violente, sfiorati, ora, da una luce rarefatta.
La Compagnia Quartiatri nasce a Palermo nel 2005 come progetto a lungo raggio di un gruppo di attori palermitani, per la ricerca teatrale e artistica di un proprio linguaggio e la messa in scena di una propria proposta creativa. I giovani attori della compagnia si sono formati all’interno della scuola di LiberiTeatri e seguendo diversi stage e laboratori con alcuni degli esponenti di rilievo del panorama teatrale nazionale e internazionale come Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, Emma Dante, Alessandra Fazzino, Franco Scaldati, Vincenzo Pirrotta, Danio Manfredini, Eugenio Barba e Julia Varley. La Compagnia Quartiatri lavora in un piccolo laboratorio permanente a Palermo. Dal 2006 organizza stage e seminari e dal 2008 la Compagnia Quartiatri gestisce, all'interno dell'A.T.S. Spazio Zero, il “Teatro dei Cantieri Festival”.

Questi gli altri spettacoli in programma

26 Luglio 2009 ore 22
DESIDERANZA di e con Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi.
Segnalazione speciale Premio Scenario 2007

Motivazione della giuria:
per la forza poetica e l’energia implacabile con cui i due attori rappresentano un dramma famigliare orribile e attraente, consumato nella chiusura e nella solitudine, fra fantasmi insepolti e angherie quotidiane, in un sud che mescola religione e superstizione, amore e violenza, esterni assolati e interni vischiosi, dove la malattia è destino e la libertà è un sogno da lanciare nel vuoto, in un crescendo distruttivo di dolore e abbandono magistralmente scritto e magistralmente interpretato sulla scena.

L’azione si svolge nella soffitta di una casa in un paese indefinito e racconta gli ultimi 50 minuti di vita di Pino e Sergio, due fratelli “problematici” (uno sano e uno con difficoltà psicofisiche) che l’infermità della loro madre ha sempre costretto in casa, forse per vergogna, forse per necessità. Pino, privato da sempre di una vita propria, per sopravvivere a una situazione familiare altrimenti insostenibile, ha elaborato col tempo un codice di comunicazione col fratello malato che prevede un continuo ricorso al gioco.
Il loro rapporto simbiotico, logorato negli anni di continua solitudine e vicinanza forzata, li ha resi però uno indispensabile all’altro, per questo Pino ha bisogno di Sergio anche per questo ultimo e disperato gesto:
è la festa di S. Antonio, e i due si preparano al passaggio della processione del Santo Patrono che avverrà da lì a poco sotto la loro finestra; una preparazione giocosa, frenetica e paradossale, un pretesto per chiudere i conti col passato e per farsi trovare puliti e pronti, vuoti e leggeri, senza cibo nello stomaco e zavorre nella testa, quando il Santo, la banda e il popolo dei fedeli passeranno sotto i loro occhi, testimoni scelti della loro rivincita, della loro ultima spettacolarizzazione: il volo dall’alto del balcone che li condurrà verso la tanto desiderata felicità.


8 Agosto 2009 ore 22
“Dice che…” (studio) con Massimo Vinti e Lidia Miceli

13 Agosto 2009 ore22
“Di Cosa Parliamo Quando Parliamo D’Amore”di Raymond Carver reading con Fabrizio Lombardo.

Autore riconosciuto come maestro indiscusso delle short story. Il suo linguaggio è inequivocabilmente simile a quello di Hemingway .Riesce a fotografare la società americana con scarna essenzialità, per questo molti giovani scrittori, trovano i suoi racconti meravigliosamente liberatori.

Tutti gli spettacoli si terranno al Convento del Carmine. Ingresso 5 euro.