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13/07/2009 04:06:09

Altro che nuovo ospedale: stanno facendo a pezzi la sanità marsalese (e non solo)


Ora scende in campo anche la Commissione Politiche Sociali e Sanitarie, che in ordine ai problemi inerenti l’Ospedale di Marsala specie rispetto alle ultime notizie sul trasferimento del reparto di chirurgia e ad altre voci relative anche al depotenziamento del 118, servizio essenziale, chiede che si ponga fine a questo "continuo smembramento del nosocomio marsalese". Si chiede un intervento politico che sia risolutivo, una volta e per tutte, e che si tuteli la collettività marsalese da questo continuo stillicidio.
Scrivono i consiglieri della Commissione: “Siamo pronti ad azioni anche eclatanti pur di difendere il nostro territorio; non si può assistere a questo continua mortificazione senza prendere provvedimenti. Al Presidente del Consiglio si chiede di farsi portavoce del malessere dei componenti della commissione, che rappresentano quasi tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, procurando se del caso un incontro con i vertici regionali della sanità in tempi brevi anche in vista del trasferimento al nuovo Ospedale di Cardilla”.

PREOCCUPATO PURE L'MPA. 
Il gruppo consiliare del M.P.A. del Comune di Marsala "pur condividendo il programma di riordino del sistema sanitario regionale, volto alla riduzione della spesa sanitaria e alla ottimizzazione delle risorse, esprime la propria preoccupazione per la chiusura dell’U.O.C. di Chirurgia Generale dell’Ospedale S. Biagio di Marsala, con il trasferimento presso l’Ospedale di Mazara del Vallo, anche nella sua temporaneità per i possibili rischi che i cittadini, non essendo più assicurata nemmeno l’emergenza". I consiglieri "auspicano l’immediata apertura dell’U.O.C di Chirurgia presso l’Ospedale Paolo Borsellino, nel più breve tempo possibile, anche in considerazione del fatto che Marsala viene individuata come polo di riferimento. Si fa presente inoltre che pur operando in condizioni di precarietà strutturali e di risorse umane, dirigenti e medici dell’U.O.C. di Chirurgia Generale, hanno ottimato le risorse disponibili incrementando il numero e la tipologia degli interventi chirurgici in laparoscopia. In attesa che il problema di cosi grande interesse abbia una risposta soddisfacente nel più breve tempo possibile, il gruppo assieme al coordinamento comunale del M.P.A si farà promotore di un incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità".

IL PUNTO DI VISTA DELL'OPPOSIZIONE.L’intreccio di voci sul trasferimento nel nuovo Ospedale di Cardilla continua. Un giorno pare che tutto proceda bene, un altro tutto fermarsi, un altro ancora arriva la notizia di qualche pezzo che si perde per strada, come il reparto di chirurgia. Da giorni circolano conferme e smentite sul suo trasferimento a Mazara.
A questa ridda di voci contraddittorie le immediate proteste dei cittadini nei confronti dei politici affinché vi sia l’intervento della regione che ponga fine alla telenovela.
“ Il trasferimento è scongiurato” annuncia il Sindaco accaparrandosene il merito.
“ Ho fatto intervenire Lombardo che ha bloccato il trasferimento a Mazara” dice la Adamo.
Per entrambi arriva il rimprovero da parte dei vertici dell’ AUSL, secondo i quali, questo allarmismo creatosi nella popolazione non ha motivo di esistere, sono solo tempi tecnici necessari a trasferire alcune attrezzature dal vecchio al nuovo Ospedale.
Ma di quali attrezzature si parla? Al S. Biagio ci sono solo due sale operatorie e le attrezzature da trasferire sono veramente poche. Non avevano detto che le sale operatorie di Cardilla erano complete e già in grado di funzionare?
Il Manager che, a detta di tutti, ha esperienza nei trasferimenti ospedalieri , saprà certamente che è improponibile chiedere un mese di tempo per trasferire i miseri arredi esistenti al S. Biagio.
Allora viene da chiedersi che fine abbia fatto la scusa della mancanza di personale e il sacrosanto diritto di usufruire delle ferie da parte di medici e infermieri. Troppi discorsi e troppe bugie: qualcosa non quadra. E' di questo che parla un documento del Partito Democratico: Più volte abbiamo chiesto ai responsabili dell’ AUSL di come intendano far funzionare l’Ospedale di Cardilla con lo stesso personale presente al S.Biagio. Non è certo una novità che le assunzioni sono bloccate; l’unica soluzione rimane l’accorpamento dei reparti.
Ma allora perché accorparli in una vecchia struttura, come quella dell’ Abele Ajello che necessita di radicali ristrutturazioni, quando già ne esiste una pronta, nuova e all’avanguardia che aspetta solo di essere utilizzata al meglio?
E’ arrivato il momento che si faccia chiarezza, su quale debba essere il destino di Cardilla. Il trasferimento degli ambulatori, com’è stato fatto fin’ora , non basta a dare tranquillità e garanzie alla popolazione Marsalese.
E’ di oggi la notizia del trasferimento a Salemi dell’ambulatorio di Ortopedia che, solo di mattina , assicurava al S. Biagio le consulenze e le visite ortopediche, da quando il reparto di Ortopedia è stato trasferito a Mazara del Vallo.
Ci dicono che il potenziamento dell’ortopedia di Salemi, dovrebbe far diminuire le liste di attesa per gli interventi. Ma ci chiediamo: non sarebbe stato meglio riportare a Marsala il suo reparto di ortopedia, visto che nel nuovo Ospedale esiste una sala operatoria indipendente e sempre disponibile per i soli interventi di ortopedia, con annessa una bellissima sala gessi ? L’utenza marsalese, proprio nel periodo estivo si troverà a dover affrontare molti rschi e disagi di ogni genere non avendo nessun ortopedico disponibile in ospedale.
Il PD Marsalese ha già attivato i suoi Deputati Regionali, i Consiglieri Provinciali e quelli Comunali affinché le autorità competenti forniscano immediate e , questa volta, esaurienti risposte, per porre fine a questa querelle infinita e finalmente un esito positivo alle esigenze della città. In caso contrario attuerà delle forme di protesta, coinvolgendo tutti i cittadini, perché l’Ospedale deve funzionare subito e bene, per garantire ai marsalasi il diritto alle cure, in questo senso negato da ritardi e bugie che da troppo tempo, hanno relegato la nostra città al ruolo di fanalino di coda nell’assistenza sanitaria provinciale, nonostante la presenza di una grande e funzionale struttura come il Nuovo Ospedale di Cardilla.


POMA CONVOCA RUSSO.
Nel frattempo il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, non si arrende ma torna alla carica e scrive nuovamente al riconfermato Assessore Regionale, Massimo Russo, perché voglia intervenire ad una seduta consiliare straordinaria da convocare per discutere i diversi problemi che affliggono il comparto della sanità in provincia di Trapani.
Dopo avere espresso a Massimo Russo, anche a nome del Consiglio Provinciale, le più vive congratulazioni per la sua conferma quale Assessore alla Sanità della Regione Siciliana, il Presidente Poma sottolinea che proprio questa avvenuta conferma lo porta, però, a reiterare l’invito più volte rivolto, in ultimo con nota del 24 giugno scorso, perché voglia partecipare ad una riunione straordinaria del Consiglio Provinciale interamente dedicata alla trattazione delle problematiche afferenti la Sanità nella provincia di Trapani e che, già prevista per il 5 marzo u.s. e rinviata per Sua indisponibilità, non è stato più possibile programmare in assenza di riscontro alle ripetute sollecitazioni.
Peraltro – prosegue la nota del Presidente del Consiglio Provinciale – la Conferenza dei Capigruppo, nella seduta dell’8 luglio c.a., ha stigmatizzato il ritardo incaricando questa Presidenza di rappresentarLe il disagio determinato dalla dilazione dei termini di celebrazione della citata seduta del Consiglio Provinciale, ritenuta non ulteriormente rinviabile stante la delicatezza della materia in relazione alle notizie di stampa sul nuovo Piano Sanitario Regionale che, dal prossimo 1° settembre, verrebbe a creare situazioni certamente non favorevoli per una utenza, qual è quella della provincia di Trapani, già afflitta dal fenomeno della “migrazione sanitaria” e che dal nuovo Piano verrebbe ad essere ulteriormente penalizzata.
Per completezza - conclude il Presidente Poma – debbo rappresentarLe anche quanto emerso dall’ultima seduta del Consiglio Provinciale in ordine alle ventilate soppressioni di talune specializzazioni, quale quella di Chirurgia dell’Ospedale di Marsala, che, se vere, provocherebbero ulteriori disagi e penalizzazioni.
Fin qui l’ultima nota, in ordine di tempo, trasmessa dal Presidente del Consiglio Provinciale all’Assessore Regionale alla Sanità, ma il primo invito ad intervenire era stato rivolto a Massimo Russo fin dall’inizio del mese di febbraio di quest’anno e la sua risposta era stata positiva tanto che la riunione straordinaria del Consiglio Provinciale sulla Sanità era stata addirittura convocata per il giorno 27 dello stesso mese di febbraio.
Tale riunione, però, era stata poi rinviata e concordata per il successivo 5 marzo a seguito di “sopravvenuti impegni dell’Assessore Russo”.
Tre giorni prima della nuova data però, cioè il 2 marzo, la Segreteria Tecnica dell’Assessorato Regionale alla Sanità, tramite telefax sottoscritto dal Capo della Segreteria Particolare dell’Assessore Russo, Carlo Maiorca, comunicava che il Dott. Massimo Russo non avrebbe potuto partecipare al Consiglio Provinciale straordinario previsto per il 5 marzo perché convocato a Roma dalla Conferenza straordinaria delle Regioni e delle Province autonome. Nella nota si aggiungeva comunque che nei prossimi giorni sarebbe stata comunicata la data in cui l’Assessore avrebbe potuto partecipare ai lavori.
Anche questa promessa, però, è rimasta lettera morta e, il successivo 26 maggio, il Presidente Poma ha scritto ancora all’Assessore Regionale alla Sanità affinché manifestasse al disponibilità ad intervenire ad una seduta del Consiglio Provinciale da tenersi prima del 6 giugno, comunicandogli altresì che il Consiglio Provinciale aveva stigmatizzato la decisione, adottata dalla Dirigenza dell’ASL n.9 di Trapani, di chiudere alcuni reparti degli Ospedali di Alcamo e di Salemi già dal 1° giugno, contrariamente cioè alla previsione della data del 1° settembre 2009 contemplata nel piano di riordino e che, proprio per questo, il Consigliere Pietro Pellerito aveva, in segno di protesta, occupato l’aula consiliare.

Ancora lo scorso 24 giugno infine, il Presidente Poma è tornato a chiedere all’Assessore Russo la cortesia di intervenire ai lavori consiliari che senza la Sua presenza verrebbero a perdere ogni significato, facendosi anche latore della volontà di alcune componenti politiche del Consiglio Provinciale di Trapani che già il 30 settembre del 2008 e poi il 25 maggio 2009 hanno presentato, in tal senso, due appositi ordini del giorno.

FAZIO - "Bisogna razionalizzare e riqualificare, quindi anche tagliare parte della rete ospedaliera siciliana". E' l'analisi fatta ieri a Palermo dal viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, a margine dell'inaugurazione della nuova Oncoematologia dell'ospedale 'Cervello'. "C'e' da lavorare sul versante dei laboratori privati - ha aggiunto Fazio - che vanno messi in rete, ma anche sul versante del 118, anche se devo dire che il Governo regionale sta lavorando. C'e' stata una inversione di tendenza rispetto al passato, ma resta qualche anno di lavoro ancora da fare per portare la Sicilia ai livelli che credo meriti". A chi gli chiede se e' ancora concreto il rischio di commissariamento, Fazio ha risponde: "Non e' concreto, però la strada da fare e' ancora lunga, siamo lontani dal raggiungimento dell'obiettivo".



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