Ha aperto i lavori Piero Perron, presidente Conai, <<tra tutti i consorzi europei il Conai, sistema privato, assicura il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo degli imballaggi ai minori costi e con i maggiori benefici ambientali per le imprese e i cittadini>>.
Non solo, ma i benefici del riciclo hanno creato 76.7
00 nuovi posti di lavoro, tagliato la CO2(anidride carbonica) per 48,2 milioni di tonnellate e nonostante la contrazione del mercato, nel 2008 è stato recuperato il 70% degli imballaggi immessi al consumo.
Alessandro Marangoni, amministratore delegato del centro di analisi Althesys e docente all’università Bocconi, ha sottolineato che dal 1999 al 2008 si sono raccolti circa 39 milioni di rifiuti, ottenendo benefici economici di circa 7 mld di euro. Il recupero di materiali come vetro, plastica, carta, alluminio, acciaio e legno ha avviato un riciclo di 38,8 milioni di tonnellate di materiali ed evitato l’apertura di 325 nuove discariche, anche se “niente è rimasto per strada”.
Ben dettagliate e argomentate le relazioni di Helmut Maurer della Direzione
ambiente della Commissione europea e di Joachim Quoden, direttore Pro-Europe.
E’ stata sottolineata l’importanza della Direttiva quadro, approvata il 17giugno 2008, ossia l’insieme di misure volte alla protezione dell’ambiente e della salute, prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti. In questo ambito Maurer ha sottolineato l’importanza dell’articolo 9 della direttiva quadro sui rifiuti, in materia di eco-design, per influenzare l’industria in modo tale che concepisca i rifiuti in vista del loro smaltimento, insomma pensare alla fase di smaltimento nello stesso momento in cui si lavora alla fase di progettazione del prodotto.
Guardando alla situazione italiana Maurer ha auspicato la chiusura delle discariche abusive e che il piano di gestione dei rifiuti in Campania non rimanga solo sulla carta ma diventi realtà.
Joachim Quoden, riprendendo il concetto di eco-design ha citato un’interessante relazione di Ikea dove si evidenziano tutti i materiali risparmiati.
Ha poi chiarito che il principio comune è quello del riciclaggio, ma ci sono diversi modelli di attuazione, ad esempio con il modello Duale(in Germania e Austria) c’è la responsabilità totale dell’industria, per la raccolta, cernita e riciclaggio e non è limitata o influenzata da parte delle autorità locali.
Mentre nel modello Shared (in Francia, Italia, Spagna e repubblica Ceca) la responsabilità è condivisa tra l'industria e le autorità locali.
Si è quindi augurato che la legislazione in materia di riciclo sia armonica nei vari paesi dell’Unione Europea al fine di ridurre l'impatto dei rifiuti di imballaggio soprattutto in materia di ambiente.
Meno precisi e dettagliati sono stati gli interventi di Guido Morini (Confindustria), Filippo Bernocchi (Anci) e Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente).
Durante la tavola rotonda, interventi fini a se stessi e poca chiari nei contenuti, Jacopo Giliberto in merito alla relazione di Maurier ha chiesto: << ma allora sarà illegale smaltire rifiuti nelle discariche?>>. E Maurer:<< no, quello che ho detto è un po diverso, saranno illegali le discariche abusive, quelle a norme continueranno ad esistere>>.
I lavori non sono stati conclusi dalla ministra Stefania Prestigiacomo ma dal Consigliere Massimiliano Atelli, Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Siamo un po pessimisti, il cambiamento forse ci sarà, ma dipenderà dall’impegno degli stati membri dell’Unione Europea e quindi anche dell’Italia….