Ma alle 18 e 30, nella piazza davanti la Questura non c'erano sicuramente le masse. Circa quattrocento persone (e vanno già bene per un caldo pomeriggio estivo) con i soliti volti dei
militanti dell'Arci e di Rifondazione, qualche pezzo sparso del Pd e i vertici dei sindacati, una comparsata degli industriali e un pizzico di gente venuta da altre città. Unica fascia tricolore quella del Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida. C'erano pure i vigili urbani di Erice con il gonfalone. Si è fatta notare l'assenza dell'Amministrazione Comunale di Trapani, tranne per i vigili urbani addetti a controllare il traffico durante il corteo. Corteo che ha attraversato un po' Via Fardella, per poi fare ritorno indietro e addentrarsi per Via Garibaldi e il centro storico di Trapani, con sosta davanti al palazzo dei pubblici uffici, dove il Consiglio Comunale di Trapani stava discutendo il bilancio (ieri era l'ultimo giorno utile per l'approvazione).
Le persone presenti erano 600 secondo gli organizzatori, 400 in base a una stima della Digos). Striscioni e slogan inequivocabili: "Trapani e' con Linares", "Io sono orgoglioso di non essere mafioso", "A me la mafia non fa paura e sto con Linares e la Questura", "Fieri di essere trapanesi e non mafiosi", "Abbasso la mafia - Trapani dice grazie a Linares a alla Questura". L'iniziativa e' stata promossa tramite il social network Facebook, con l'istituzione del gruppo 'Solidarieta' a Giuseppe Linares Capo della Mobile di Trapani', "che in tre giorni ha raccolto 3.500 sottoscrizioni .