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26/06/2009 07:02:22

Intesa raggiunta tra Berlusconi e Lombardo. Incognita Udc. Giunta più vicina


"Dire bene - ha detto Lombardo al termine dell'incontro a chi gli chiedeva come fosse andato il faccia a faccia con il premier - mi pare poco: è andata molto, molto bene, c'è stata un'intesa intanto sulle cose da fare a cominciare da quel ddl stupido e offensivo che va ritirato".

Lombardo spiega di avere avuto assicurazioni in questo senso da Berlusconi: che il ddl non andrà avanti "è la prima cosa che Berlusconi mi ha detto". "Anche se - ha aggiunto - non mi spaventa, non andrà in porto è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra e sarebbe controproducente per chi l'ha presentato. Berlusconi, anche in questo caso, ha difeso il nostro statuto e l'interesse della sua parte politica".

Durante la riunione si è parlato anche del Fas, il fondo aree sottoutilizzate. "Bisogna sedersi attorno a un tavolo - ha detto Lombardo - per capire quali sono le osservazioni e licenziarlo subito". Infine, per quanto riguarda la giunta, Lombardo ha assicurato che verrà completata entro la giornata di venerdì.

Per quanto riguarda la giunta Lombardo sottolinea: "Non verranno intaccati gli equilibri in campo ma non saranno toccati i nove che ho indicato nelle settimane scorse. Nel tempo qualche aggiustamento, per carità, si potrà fare". "Sono stati fatti nomi e ora si tratta di definire il terzetto" per completare la giunta che "in ogni caso verrà fatta in nottata o domani".

"Domani la giunta ci sarà". Lombardo, infatti, spiega che sentirà alcune persone di quelle che rientrano nel ventaglio di nomi fatto questa sera. "C'è soltanto da stringere - spiega - e apprezzando io le varie persone non mi sento di assumermi da solo la responsabilità".

Lombardo parla anche della questione dell'Udc: "Non è un problema di nomi - sottolinea - ma di scelte politiche: abbiamo attuato un piano di rientro della spesa sanitaria sottoscritto da chi mi ha preceduto nel 2007 e ora mi ritrovo l'Udc nelle piazze e nell'aula a ostacolarlo, a denigrarlo e a contestarlo. Dovrà scegliere se stare dentro o fuori dal governo".

E il problema dunque non è di "preclusione" da parte dei centristi. Tra l'altro Lombardo spiega come durante la riunione si sia parlato anche della "velocizzazione di alcuni ddl che devono vedere la maggioranza compatta".

Infine per quanto riguarda i fondi Fas, "non si può andare oltre dieci giorni e io sono pronto a tornare qui sabato e domenica per lavorare e trovare una quadratura del cerchio e dimostrare che non ci sono spese se non per investimenti, che niente è concesso alla spesa corrente e poi, se ci fosse qualcosa da rettificare, a farlo e licenziarlo una volta per tutte perchè si tratta di una risorsa per noi fondamentale".

Durante l'incontro Lombardo sottolinea anche di aver ribadito a Berlusconi la sua volontà di andare avanti sul progetto del Partito del sud, "ma lui - sorride Lombardo - è il capo del più grande partito nazionale e ha fatto finta di non sentire...".