Questa decisione era stata criticata dal presidente e dai deputati del gruppo Pd, i quali avrebbero voluto che i presidenti dei gruppi parlamentari si riunissero al piu' presto, tenuto conto della situazione in cui versa la Sicilia che avrebbe bisogno di interventi urgenti per far fronte alle diverse emergenze: dall'economia, all'occupazione; dalla situazione alla Fiat di Termini Imerese, alla drammatica questione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Il vicepresidente della regione Titti Bufardeci ha poi risposto ad alcune interrogazioni e interpellanze riguardanti la pubblica amministrazione e lo ha fatto sulla base delle risposte elaborate dall'assessore alla presidenza Gaetano Armao che non ha potuto essere presente in Aula. Un breve ma intenso confronto s'e' sviluppat
o a Sala d'Ercole sul nuovo rinvio del seguito dell'esame del disegno di legge sugli aiuti alle imprese. Su questo punto il governo, con Titti Bufardeci e l'assessore al bilancio Michele Cimino, avrebbe voluto discutere subito il provvedimento mentre, tenuto conto dell'importanza e della complessita' del disegno di legge, il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini e il parlamentare dell'Udc Antonello Antinoro sono stati d'accordo nel rinviarne la trattazione. Conclusa la discussione, il presidente Formica ha rinviato la seduta a martedi' 30 giugno 2009 alle ore 17 con all'ordine del giorno il seguito dell'attivita' ispettiva sulla pubblica amministrazione e del disegno di legge sugli aiuti alle imprese.
“Le liti interne al centrodestra stanno letteralmente paralizzando la Sicilia: ci sono 14,8 miliardi di euro fermi perché la legge sugli aiuti alle imprese, che sbloccherebbe i fondi del Por 2007/2013, da un mese e mezzo è ferma in aula”. Lo dice Camillo Oddo, vicepresidente dell’Ars, a proposito dei lavori d’aula. “Così non si può più andare avanti - aggiunge – mentre nel centrodestra litigano, i siciliani attendono immediate risposte alla crisi che investe, soprattutto, i settori produttivi”.