modifica dalla loro distribuzione tra le province siciliane doveva essere improntata ad un giusto principio di riequilibrio. Al contrario, l'Assessore Russo ha operato un nuovo pesante taglio che a Trapani supera il 20%, mentre in altre province, guarda caso Catania, è di poco più del 10%».
«Non vi intravedo motivazioni tecniche – continua d'Alì –, se non quella di voler diminuire i servizi sanitari ai cittadini della provincia di Trapani favorendo altri territori e costringendo i cittadini trapanesi ad un ennesimo calvario della salute. Spero che, al di là delle supponenti affermazioni dell'assessore in ordine ai suoi rapporti all'ARS, l'Assemblea stessa ed in particolare i rappresentanti della nostra provincia, ove ne abbiano a cuore le sorti, intervegnano per correggere questo ennesimo atto di mortificazione del territorio trapanese».
«Per quel che mi riguarda – conclude d'Alì – svolgerò una immediata interrogazione al Ministro per la salute perchè intervenga presso l'amministrazione regionale. Sono certo che anche la classe medica e i cittadini trapanesi non mancherenno di sollevare la loro indignazione su quanto sta accadendo nella sanità regionale e con particolare riferimento ai servizi sanitari nella nostra provincia».