Purtroppo, si sono verificati quei paventati soliti “errori” nell’elaborazione dei dati che storicamente, guarda caso, si verificano quando c’è in scadenza la “convenzione”. Errori, però, che creano pesanti ritardi che si scaricano sui medici convenzionati in un periodo ”caldo” che coincide con le scadenze fiscali. Non è escluso che ci siano responsabilità penali di taluni che intervengono in alcuni passaggi che lo Snami regionale ha già denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti..
I medici sono ormai stanchi di essere presi in giro e di assistere al palleggiamento di responsabilità tra CED, tesoreria dell’ASL9 (Banco di Sicilia) e responsabili del servizio finanziario dell’ASL 9 per le reticenti e incomplete informazioni sul pagamento degli emolumenti che mensilmente vengono date. Si ha la sensazione che ognuno faccia la sua parte per contribuire al clima di confusione e a provocare il bailamme in cui versa la sanità provinciale e regionale.
Ci si aspetterebbe, invece, che in momenti difficili come questo in cui si chiede una maggiore collaborazione ai medici per contenere la spesa sanitaria e superare le difficoltà della stagione, stante che non c’è un problema di previsione di bilancio (la spesa viene prevista a quota capitaria all’inizio di ogni anno), la parte pubblica già si fosse attivata per un puntuale rispetto delle scadenze.
In altre occasioni, infatti, ho ricordato che la stragrande maggioranza dei medici vive solo di stipendio, in base al quale ha già programmato la propria vita.
Si potrebbe mensilmente pagare gli stipendi ai medici salvo conguaglio da effettuarsi il mese successivo. Ma detta nostra proposta è sempre caduta inspiegabilmente nel vuoto.
I medici aderenti allo Snami, hanno chiesto all’Assessore Regionale alla Sanità di istituire una commissione di indagine per verificare e sanzionare i responsabili di siffatte disfunzioni.