definitivamente il loro posto di lavoro, messo seriamente a rischio dal provvedimento, disposto dal custode giudiziario, che ha previsto il licenziamento di tutti i lavoratori.
Quella della Sicilpasta è una vicenda che si trascina da anni e che ha visto i lavoratori subire diversi provvedimenti come la cassa integrazione ordinaria, la cassa integrazione in deroga fino al provvedimento che ha previsto, dal 1 gennaio al 30 marzo 2009, la sospensione e successivamente, a partire dal 31 marzo scorso, il licenziamento di tutti i dipendenti, che tra l'altro attendono gli arretrati per la cassa integrazione ordinaria 2007/2008, gli emolumenti per il trattamento di fine rapporto e gli stipendi di marzo e aprile del 2008.
Per scongiurare la perdita dei posti di lavoro e chiedere, quindi, la revoca dei licenziamenti e l'avvio della procedura di cassa integrazione in deroga, la Flai - Cgil aveva partecipato, lo scorso 27 aprile, ad un incontro, presso l'Ufficio provinciale del lavoro, con il custode giudiziario che si riservò di acconsentire alla richiesta del sindacato, programmando anche un nuovo incontro, dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte del giudice competente e, comunque, entro il 21 maggio scorso ma l'incontro è stato poi rinviato a causa del mancato parere del giudice.
La Flai - Cgil, accogliendo il malessere e il disagio dei lavoratori e delle loro famiglie ha, pertanto, chiesto l'intervento del prefetto Trotta che ha convocato le parti per martedì 16 giugno alle 12.
“E' indispensabile - dichiara Damiano Galbo, della segreteria provinciale della Flai Cgil – avviare i provvedimenti utili a garantire la continuità occupazionale dei lavoratori, poiché versano in gravi difficoltà economiche. Nel territorio trapanese già segnato dalla forte disoccupazione - conclude - la perdita di altri posti di lavoro sarebbe deleteria e determinerebbe per gli otto operai l'impossibilità a a trovare altra collocazione nel mondo del lavoro”.
La segreteria provinciale della Flai – Cgil auspica che dall'incontro in Prefettura scaturiscano dei provvedimento che possano trovare soluzioni ad una situazione che si trascina da tre anni.
Il sindacato di categoria della Cgil annuncia, infine, che intraprenderà iniziative volte a difendere e affermare i diritti dei lavoratori della Sicilpasta.
Oggi invece i quattordici lavoratori della società “FuniErice service” srl hanno incrociato le braccia per quattro ore, dalle 13 alle 17, scioperando dinnanzi la sede dell'impianto a valle della funivia.
I lavoratori, sostenuti dalle segreterie provinciali della Filcams - Cgil e dell' Ugl di Trapani, scioperano per rivendicare il diritto al pagamento degli stipendi di quattro mesi (a fine giugno maturerà anche la 14esima mensilità) e per chiedere risposte concrete riguardo al loro futuro occupazione e alla continuità del servizio funivia.
“Ancora una volta – ha dichiarato il segretario provinciale della Filcams Cgil, Vito Gancitano – manifestiamo per difendere il diritto al lavoro e alla retribuzione dei dipendenti della società che gestisce l'impianto di risalita per la Vetta. Riteniamo doveroso da parte dei due soci pubblici della FuniErice (Megaservice e Comune di Erice) – conclude – trovare rapide soluzioni per porre fine a questa estenuante vicenda che sta mettendo a rischio la continuità del servizio funivia e si sta pesantemente ritorcendo contro i lavoratori”.