Sono stati ascoltati Giuseppe Galfano (ex candidato a Sindaco per la città di Marsala con lo schieramento di centrodestra nel 2001) e la moglie Scimemi. Le loro testimonianze erano al centro dell'accusa, ma i due in appello hanno in parte fatto marcia indietro, soprattutto rispetto ad un episodio cruciale: q
uando dissero di aver visto in una casa di campagna, un giorno, David Costa, Mannirà ed il latitante Natale Bonafede.
La Corte ha ritenuto opportuno rinviare il processo al 26 ottobre 2009 per ascoltare come teste Massimo Grillo che allora rese dichiarazioni interessanti e che ebbe riferito dal Galfano proprio quell'episodio. "Galfano - disse Grillo - era sconcertato per avere visto una macchina della Regione con tanto di lampeggiante, con a bordo Costa e Natale Bonafede oltre al Mannirà". Quest'ultimo è stato dichiarato assolto.
Intanto Costa ha avviato una causa civile di risarcimento danni contro il Galfano per le dichiarazioni da lui rese al PM.; Galfano è difeso dall'avv. Lentini, di Castelvetrano.
L'ex assessore regionale alla Presidenza, David Costa, fu assolto nel Dicembre 2006 dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I pm Roberto Piscitello e Massimo Russo avevano chiesto la condanna a cinque anni di reclusione.
David Costa (UDC), più volte deputato regionale, era accusato di aver fatto favori e garantito posti di lavoro a esponenti del clan mafioso locale in cambio di voti; per questo motivo era stato anche arrestato e si era dimesso dalla carica di Assessore Regionale.
L'esponente politico aveva sempre respinto gli addebiti che gli erano stati mossi da collaboratori di giustizia e testimoni, tra i quali colleghi di partito come il consigliere comunale Vincenzo Laudicina e il deputato Onofrio Fratello, che ha patteggiato una condanna a un anno e sei mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.