I riti fra il sacro e il profano iniziano il 1° di giugno con la “triricina” cioè tredici giorni serali di preghiera con rosario e una nenia cantata che racconta in dialetto siciliano alcuni miracoli del Santo taumaturgico.
Il 13 giugno poi celebra la Santa Messa Don Girolamo Campo nella chiesa dell’isola intitolata a Maria SS delle Grazie. Dopo il rito religioso una distribuzione di panuzzi la processione con la statua raffigurante Sant’Antonio a seguire tutti nel Piazzale Monterey per il rito della “duminiara” con tanto di altare votivo allestito per l’occasione dai coniugi Margherita e Giuseppe Bevilacqua aiutati da tutto il vicinato. Durante il rito distribuzione di dolcini e bevande.
Un tempo la duminiara di Sant’Antunino - rito propiziatorio come quello dedicato dai marettimari il 19 marzo a San Giuseppe – era organizzato in tre punti del paese (Scalo Vecchio, Saclo di Mezzo e Scalo Nuovo). Pare che anticamente si rispondeva con altri fuochi anche dalle altre isole di Levanzo e Favignana. Sicuramente retaggio di segnalazioni antiche fra le popolazioni isolane.
La partecipazione oggi è molto sentita dagli isolani e soprattutto dai primi turisti che cominciamo ad arrivare nella più lontana delle Egadi.
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