La famiglia Liceti viaggiava in direzione di Palermo a bordo di una Punto quando, per cause tutte ancora da chiarire, la loro macchina è stata tamponata da una Fiesta. Il conducente
della Fiesta, un giovane di Calatafimi, è rimasto ferito e guarirà in sei giorni. Nel frattempo sopraggiungevano altre macchine e nel tamponamento a catena rimanevano ferite altre 7 persone. Due donne del palermitano che viaggiavano su una Lancia Musa hanno ferite guaribili in cinque giorni , mentre i conducenti di una Bmw e di una Renault, sono rimasti praticamente illesi. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco e gli uomini della polizia stradale che hanno aperto una inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente ed appurare se ci siano eventuali responsabilità. Gli agenti non hanno ancora stabilito se l'auto della famiglia Liceti - al momento del tamponamento - fosse in marcia, oppure ferma.
La tragedia della strada consumatasi sull’autostrada Trapani Palermo ha gettato nell’angoscia tutta Pantelleria. Augusto Liceti era conosciuto da tutti come un grande lavoratore. Mastro muratore, a tutti nella Contrada Tracino, dove viveva, aveva fatto qualche lavoro nelle case. Era figlio d’arte di una famiglia che nella costruzione e restauro di dammusi si era distinta e fatta apprezzare anche da numerosi turisti. “Eravamo come fratelli – racconta il cugino che porta il suo stesso nome, Augusto Liceti -. Ci cercavamo anche di notte quando eravamo ragazzini”. Si commuove particolarmente quando ricorda quanto il cugino aveva fatto per lui. “Io ho una grave malattia con la quale –dice – sto lottando da anni. Sono stato operato due volte a Padova e in entrambe le occasioni Augusto era venuto e mi aveva assistito. Ci eravamo visti qualche giorno fa. Mi aveva detto che stava andando a Trapani per una visita di controllo al figlio più piccolo Giordano che era stato operato. Mai avrei immaginato che non li avrei più visti vivi”.