"La situazione è leggermente migliorata rispetto a qualche giorno fa: la raccolta dei rifiuti è ripresa anche se non tutti i quartieri hanno potuto beneficiare della ripresa del servizio e, soprattutto le periferie, sono ancora in piena emergenza. Ci sono inoltre ancora i residui dei roghi dei giorni scorsi per strada e questo naturalmente non è piacevole, ma confido si possa tornare alla normalità nell’arco di due- tre giorni vista la velocità con cui si è intervenuti".
Perché, secondo lei, si è arrivati all’emergenza rifiuti anche a Palermo, dopo Napoli?
Mah … il problema parte dalla gestione singolare dell’azienda municipalizzata, ovvero l’AMIA, la quale è stata utilizzata come ammortizzatore sociale, cosa che ha comportato un incremento del personale dipendente rispetto alle reali possibilità di coprire le spese per lo stesso.
Ma devo ammettere che i problemi circa la gestione dei rifiuti in città c’erano già prima della crisi dell’Amia ..., problemi dovuti soprattutto all’inciviltà dei cittadini palermitani. Proprio meno di un anno fa, Palermo ha affrontato un’emergenza discarica a cielo aperto, dovuta alla cattiva abitudine dei palermitani di depositare rifiuti ingombranti lungo i marciapiedi. Allora, la Polizia Municipale censì circa una sessantina di discariche a cielo aperto in città.
Arcobasso, lei è portavoce di un Comitato di cittadini attivi residenti in via Conte Federico, nel Quartiere Brancaccio, come vi siete mossi voi di fronte all’emergenza rifiuti?
Diciamo che noi, in un certo senso, abbiamo letto anticipatamente questo problema poco meno di un anno fa quando abbiamo sollevato la problematica, appunto, delle discariche a cielo aperto. Ci siamo mossi immediatamente per risolvere questo grande problema: siamo intervenuti, in un primo momento, nel nostro quartiere proponendo dei bozzetti di riqualificazione e aprendo un blog con il quale davamo visibilità in negativo a quanto accadeva in città e, in un secondo momento, siamo passati alla proposta …
Quale proposta?
Abbiamo analizzato i criteri di gestione dei rifiuti ingombranti degli altri comuni italiani e, rifacendoci all’operato dell’AMA, ovvero la società che gestisce i rifiuti a Roma, abbiamo proposto alla muova dirigenza dell’AMIA di Palermo, esattamente a gennaio 2009, di adottare una nuova strategia per la raccolta dei rifiuti ingombranti.
In che cosa consiste la strategia proposta?
La nostra proposta consiste nell‘individuare dei punti di raccolta mobili attivi una volta a settimana in tutte le circoscrizioni della città … Non tutti sanno, infatti, che la municipalizzata garantisce da sempre un servizio di raccolta a domicilio, servizio che purtroppo il cittadino palermitano non è abituato ad utilizzare, preferendo caricare il proprio rifiuto ingombrante in auto e gettarlo per strada …
Ma questa vostra proposta è stata accolta dall’AMIA?
Sì, è stata messa in atto dall’AMIA ad aprile 2009: la nuova gestione ha quindi già dato un segnale di discontinuità rispetto al passato.
In ogni caso, l’emergenza rifiuti di cui tanto si sta parlando in questi giorni è, come voi sapete, soggetta a diverse interpretazioni e polemiche …
Pamela Giampino
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