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27/05/2009 06:13:31

LOMBARDO BIS, A SORPRESA IL NO DEL PDL


Si complica il cammino di Raffaele Lombardo verso il suo secondo governo. Doveva essere annunciato oggi, ma tutto lascia intendere che in realtà il giorno decisivo sia domani. Ancora non ci sono le condizioni per il nuovo governo, ed è per questo che ieri Lombardo è volato a Roma per incontrare i vertici di Pdl e Udc. E non ha ricevuto dal Pd i segnali di apertura che si aspettava. Insomma, si va verso un governo di minoranza, che, eventualmente, si reggerà solo sulla paura dei deputati di sfiduciare il governatore e di ritornare al voto.
Inoltre molti siciliani illustri contattati per entrare in Giunta hanno detto di no. Cimino, Bufardeci, Gentile, Russo, Ilarda andrebbero al momento verso la riconferma. Scoma, Incardona, Gianni sono ormai degli ex.Gli scrittori Dacia Maraini e Andrea Camilleri e l’imprenditore Salvatore Mancuso avrebbero declinato l’offerta. Davide Rampello ha già dato disponibilità. I nomi che circolano con maggiore insistenza sono quelli di Marco Venturi e Gianni Puglisi. Mentre non trova credito l'ipotesi Giulia Adamo.
«Vado avanti con un programma di risanamento e di riorganizzazione di una Regione che ha bisogno di una terapia d'urto per rimettersi in riga – afferma il presidente -. Lo porto avanti senza fare un solo passo indietro». E annuncia: «Se fossi costretto a fare un passo indietro, un momento prima mi dimetterei e si tornerebbe a votare».
far capire la complessità della questione - che ovviamente è tutt'altro che regionale - è Sandro Bondi ministro dei Beni culturali e uno dei coordinatori del Pdl: «Se Lombardo vuole rafforzare la coalizione di centrodestra, così come ha dichiarato, il Pdl farà la sua parte. In caso contrario, il Pdl chiederà ai siciliani di attribuire al voto che esprimeranno tra dieci giorni una doppia valenza, quella di carattere europeo e quella di una scelta tra il Pdl e lo stesso Lombardo». Immediata la replica del presidente che, facendo riferimento ai Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate ndr), contrattacca: «L'alleanza si rompe se non si onorano gli impegni assunti con i siciliani». E mentre l'Udc Lorenzo Cesa si scaglia contro Lombardo, il sindaco di Gela Rosario Crocetta (candidato alle europee per il Pd) sembra aprire alla possibilità di accordi politici col Mpa. Ma Paolo Ferrero (Prc) lo stoppa: «Se ne stia tranquillo».
Domani è stata convocata una  seduta straordinaria del Parlamento siciliano, da convocare con urgenza, con all’ordine del giorno tre punti: l’azzeramento della giunta regionale deciso da Raffaele Lombardo, la composizione del nuovo esecutivo e lo stato di salute della maggioranza. La seduta è stata richiesta da 37 parlamentari: i 12 deputati che compongono il gruppo parlamentare dell’Udc e da 24 deputati su 35 del Pdl.




Native | 2024-07-16 09:00:00
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