Quantcast
×
 
 
26/05/2009 06:02:41

Crisi alla Regione: il Pdl procede con cautela



Scacco matto in una mossa ai suoi alleati. E così in meno di un'ora, Raffaele Lombardo, azzera la giunta (Mpa, Pdl e Udc), mettendo alla porta i suoi assessori e annunciando «un nuovo governo in 48 ore». «Non c'è dubbio che questa casa vada rasa al suolo e ricostruita», ha detto ieri il governatore della Sicilia in una conferenza stampa arrivata a ciel sereno a tal punto da annunciarla quasi un'ora prima dalla stessa convocazione dei giornalisti. «Invito tutti gli assessori a presentare le dimissioni». Intanto, in casa Pdl si continua a litigare. Ininterrottamente da settimane. E non mancano i colpi bassi che tirano i due capi-corrente l'uno all'altro: da una parte della barricata il sottosegretario al Cipe, Gianfranco Miccichè (vicino a Lombardo) e dall'altra il neo coordinatore del Pdl siciliano, Giuseppe Castiglione (in condominio con il senatore Domenico Nania) che fa parte della corrente Schifani-Alfano. Nelle ultime ore, i toni sono stati più che accesi: all'attacco di Miccichè che definisce Castiglione «farabutto», il coordinatore del Pdl replica: «Il grado di volgarità si commenta da solo». Mentre sull'azzeramento della giunta, Castiglione afferma: «Gli assessori regionali che non hanno ancora accolto l'invito del presidente della Regione Sialtciliana a dimettersi non si dimetteranno. Attendono di essere revocati dallo stesso Presidente». Ma il coordinatore del Pdl isolano aggiunge anche che «tutti devono fare un sforzo per parlare di programma e di agenda politica come da me sollecitato». In ogni caso, la lotta tra Micciché e Castiglione continua all'ultimo sangue. In ballo c'è la leadership del partito in Sicilia dopo le Europee. Una guerra fratricida che di certo non può che giovare a Lombardo. E così, il governatore mette il piede sull'acceleratore e tira dritto per la sua strada. Anzi, rilancia l'ipotesi, ventilata nei giorni scorsi, di un «governo istituzionale» aperto anche al Pd. «Propongo un governo con quei pezzi di partito che ci si staranno – ha detto il leader del Mpa -. Non intendo ribaltare le alleanze politiche, ma non posso considerare alleati coloro i quali, pur facendo parte della maggioranza, hanno sviluppato in Aula e fuori un'oggettiva azione di opposizione al mio governo».
La lotta Miccichè - Castiglione si ripercuote a livello locale anche a Marsala. Per ora, è il primo che vince, perchè Lombardo sembra chiaramente intenzionato a privilegiare la sua corrente. In questo caso sono concrete le possibilità che Giulia Adamo diventi assessore regionale. Le voci già circolano insistenti. Già nel 2008 Adamo fu più volte ad un passo dall'assessorato, ma fu beffata all'ultimo minuto da Lombardo e dal suo partito, il Pdl. Per questo motivo decise per protesta di iscriversi al gruppo misto dell'Ars. E tutto è bloccato anche a Marsala. "Il rimpasto è cosa fatta" annunciava trionfante il Sindaco Carini venerdì mattina. Alle 13 era sul punto di convocare i giornalisti per indicare i nuovi assessori. Poi però è intervenuta pesantemente Giulia Adamo a far sentire la sua voce: non voleva un accordo tra Grillo, D'Alì e Stefano Pellegrino che la lasciasse fuori. Carini si è preso qualche altro giorno di riflessione, e spera che magari la risoluzione della crisi regionale (Lombardo ha annunciato il nuovo governo tra 24 ore) lo aiuti anche a Marsala. Nel frattempo in città non si sa chi governa, gli assessori non rispondono alle interviste perchè si considerano già esautorati, e nessuno prende decisioni. La città è in mano all'improvvisazione di funzionari e dirigenti. E a Sappusi, dove il Sindaco si era impegnato a bloccare i lavori che di fatto chiuderebbero l'unico centro sociale della zona, i lavori invece continuano....


Inevitabili le reazioni dei leader nazionali. A partire da uno dei coordinatori del Pdl, Ignazio La Russa, ministro della Difesa, che rivolgendosi a Lombardo dice: «Lo invito a deporre per un momento l'arma propagandistica, che poi magari è anche controproducente per lui, a frenare, e ad avere l'occasione, il tempo, la disponibilità che come coordinatori del Pdl abbiamo io, Denis Verdini e Sandro Bondi, di sedersi a ragionare perché la Sicilia non è una regione che si può giocare in vista delle elezioni». Poi è la volta di Enrico La Loggia, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera: «Credo occorra un sussulto di dignità, orgoglio e senso di responsabilità». In campo anche Gianfranco Fini che però si defila: «Sono questioni di cui non si occupa il presidente della Camera. Se ne occuperà la politica siciliana e nazionale». E l'opposizione? Apriti cielo. C'è chi tuona chiedendo le dimissioni di Lombardo come Sinistra e Libertà, ma c'è anche chi, come Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato e sfidante di Lombardo alle ultime Regionali di un anno fa, evidenzia come «l'azzeramento della giunta siciliana da parte di Raffaele Lombardo è la conferma che la maggioranza di centrodestra non sta in piedi». La soluzione di questa crisi è tutt'altro che facile. Di certo, come dicono i ben informati, sarà ancora una volta il Cavaliere a sciogliere la matassa. Ma c'è anche chi sostiene che ciò può anche non bastare. Staremo a vedere.

GIAMBRONE (IDV): "TORNARE SUBITO ALLE URNE". "Adesso si dia voce ai siciliani che fino ad oggi sono stati mortificati da un governo inadeguato che si è preoccupato solo dei personalismi.

Da troppo tempo assistiamo ad atteggiamenti indecorosi, beghe, dissidi interni che hanno mandato in sofferenza la legislatura e dimostrato come questa maggioranza non sia mai esistita e, con la decisone di oggi, non ha più i numeri per governare". Così il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale siciliano di Italia dei valori.

"La naturale conseguenza - conclude - che come Italia dei valori chiediamo a gran voce, è di tornare immediatamente alle urne per far finire questo scempio".

CRACOLICI (PD): "FALLIMENTO DEL CENTRODESTRA". La notizia dell'azzeramento della giunta non ha sorpreso il Pd siciliano che per bocca di Antonello Cracolici parla di "fallimento del Centrodestra in Sicilia con un epilogo inevitabile dopo un anno di conflitti". Quanto all'ipotesi di un dialogo con il governatore, Cracolici afferma che "al momento non ci sono nè chiusure nè aperture. Siamo un partito - aggiunge - le scelte devono essere collegiali".

PAGANO (PDL): "LOMBARDO HA PERSO LA TESTA". "L'azzeramento della giunta regionale è la prova concreta che Lombardo ha perso la testa". Lo ha detto Alessandro Pagano, deputato del Pdl commentando la decisione del presidente della Regione.

"Questo ci dispiace - ha concluso - perchè una figura deve saper navigare anche in acque agitate, serviva un po' più di sangue freddo. Confidiamo ora saper nella necessità di ritrovare il dialogo nell'interesse della Sicilia, mettendo al bando ritorsioni e diffidenze".




Native | 2024-07-16 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Guida sicura: a cosa stare attenti in estate?

L'estate è una stagione di svago e avventure, con le sue giornate lunghe e il clima caldo che invogliano a viaggiare e trascorrere più tempo all'aperto. Tuttavia, con l'aumento del traffico e le condizioni stradali a volte...