Napolitano ha deposto un cuscino di fiori poi ha raggiunto la Fondazione "Leonardo Sciascia", dove si è commosso nel riferire il ricordo personale dei suoi rapporti con lo scrittore, la sua ammirazione, i rapporti per alcuni anni in Parlamento. "L'ho sempre ascoltato con attenzione e profondo rispetto - ha detto - come espressione della grande coscienza e della voce civile del nostro paese".
La figlia di Sciascia gli ha donato una medaglia ricordo della Fondazione. Napolitano ha ringraziato e ha detto: "Leonardo Sciascia l'ho grandemente amato come scrittore europeo non meno che italiano".
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Il capo dello Stato ha visitato l'edificio che ospita la Fondazione intitolata allo scrittore accompagnato dal presidente della Fondazione, Salvatore Petrotto, che è il sindaco della città, e dal vice presidente Aldo Scimè che fu amico personale dello scrittore. "Sono rimasto colpito da questa visita.
Mi fa piacere - ha concluso Napolitano - che alla Fondazione sia stata prestata una sede così prestigiosa per ricevere l'eredità e per trasmettere il messaggio di Leonardo Sciascia. È una testimonianza viva di quella Sicilia della ragione e della cultura che noi possiamo identificare con il nome di Leonardo Sciascia".