fondamentale per la spesa dei fondi strutturali ”. E' quanto afferma in una nota Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil Sicilia.
"Anche la programmazione 2007-2013 - spiega - ripercorre un modello obsoleto mentre lo scenario odierno richiede un cambio di rotta che abbia come obiettivo irrinuncialbile la definizione di un nuovo modello istituzionale-gestionale, che chiuda col passato”. Negli ultimi 10 mesi, secondo il sindacato, "abbiamo assistito al succedersi di 3 direttori alla programmazione: un fatto destabilizzante. Dal primo gennaio la riforma degli assessorati rischia di produrre rallentamenti".
"Ci sono, inoltre, tentativi di affidare la gestione dei fondi a società regionali,che diventano serbatoi di lottizzazioni e clientele e questo è inconcepibile". Secondo Riolo "è positivo che il patneriato sociale scenda in campo compatto per denunciare i rischi che si corrono". Per lanciare un allarme per “un treno che potrebbe perdersi - afferma l’esponente sindacale - se continuano l’immobilismo della Regione e la tendenza alla polverizzazione degli interventi”.