Lunedì scorso il Movimento per la Difesa del Cittadino aveva annunciato l'occupazione del Centro, poi sospesa per affrontare un "faccia a faccia" con l'assessore al ramo, Patrizia Montalto, e i dirigenti Aldo Scialabba e Rosa Adamo. Ne abbiamo parlato con Peppe Gandolfo, responsabile provinciale del Movimento in Difesa del Cittadino.
Gandolfo, lunedì scorso eravate pronti all’occupazione del Centro Sociale di Sappusi?
Eravamo e siamo sempre pronti. Lunedì c’è stato un sit-in simbolico con alcuni abitanti della zona, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tante belle persone che hanno condiviso l’iniziativa.
Avete ottenuto quello che volevate?
Abbiamo acceso i riflettori sulla questione per evitare che venga portata avanti questa scelta devastante.
Quali sono le reali intenzioni del Comune, secondo lei?
Siamo stati ricevuti dai Dirigenti Scialabba e Adamo e dall’assessore Montalto. Mi è parso di percepire delle posizioni differenti: la dirigente Rosa Adamo vorrebbe completare l’opera di trasferimento il più presto possibile, per adibire tutta la struttura ad uffici. L’assessore Montalto invece non ha né confermato né smentito. E sono emersi dati eclatanti…
Quali?
Il comune sta elaborando un progetto per consentire a 25 bambini del quartiere di continuare le proprie attività all’Istituto Rubino, nel cuore della città, con una spesa di 50.000 euro, come loro stessi hanno riferito. A questi si aggiungono i contributi straordinari annunciati per le altre associazioni di volontariato (2.000 per l’AUSR e 6.000 per l’ANSPI) per svolgere le proprie attività altrove. Dal punto di vista economico quindi, per noi cittadini, non cambia nulla perché il costo totale sarebbe anche superiore ai 60.000 euro che si dice di volere risparmiare.
E dal punto di vista sociale?
La scelta ci appare devastante.