in corso a Roma, all'incontro 'Guadagnare salute: premi alle migliori pratiche di prevenzione".
"Quando sono arrivato ho dovuto fronteggiare un'eredita' quasi disastrosa - ricorda l'assessore - con un grosso deficit che abbiamo dovuto contrastare grazie a un impegno col Governo". Dopo un primo momento di difficolta', pero', la sanita' siciliana ha iniziato a marciare col passo giusto: "Abbiamo rimesso il paziente al centro del sistema - prosegue Russo - e abbiamo applicato regole che tutti hanno dovuto seguire. Fondamentale, in questo senso, e' stata la legge che ha portato le aziende sanitarie della Regione da 29 a 17. Questo ha ridotto di molto le spese". Ma la sfida e' solamente cominciata, il deficit deve ancora essere abbattuto. "Attualmente paghiamo ancora molto per la mobilita' extraregionale - afferma l'assessore - molti cittadini non hanno fiducia nel nostro sistema sanitario e preferiscono uscire dall'Isola, magari per farsi curare da medici siciliani che ora lavorano in altre regioni. E' mio obiettivo riportare in Sicilia eccellenze nate nel nostro territorio".
L'assessore ritiene che anche la Sicilia, in futuro, potra' appartenere a quelle regioni che si distinguono per la buona sanita'. "Per il momento - prosegue - abbiamo rafforzato i servizi territoriali, che prima erano carenti. Siamo ripartiti dal buon vecchio medico di famiglia, facendolo associare con altri colleghi. In questo modo - termina Russo - sono nati i presidi territoriali.