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12/05/2009 13:00:29

La Provincia contro i tagli alle scuole

Le norme di riforma della scuola approvata dal governo con decreto legge del 1° settembre 2008 n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, - si afferma tra l’altro nell’o.d.g. ora approvato - comportano l’adozione di provvedimenti che ledono tali principi e colpiscono pesantemente il sistema scolastico pubblico, gli insegnanti, le famiglie, gli studenti italiani, mentre le disposizioni “taglia scuole”, contenute nel decreto legge 154 del 7 ottobre 2008 , all’art 3, camuffate all’interno di disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria, prevedono un “taglio” di 7 miliardi e 800 milioni di Euro in tre anni, 87 mila insegnanti in meno , il 7% della spesa e 40 mila tra amministrativi e tecnici. Nell’ambito di tali previsioni, nella Provincia Regionale di Trapani sono a rischio di chiusura circa 16 scuole , 648 posti in meno con l’introduzione del maestro unico in tutte le classi e circa 300 unita tra il personale ATA: evidenti gli effetti negativi.
Ciò premesso, il Consiglio Provinciale di Trapani esprime contrarietà a provvedimenti adottati attraverso il ricorso a decreto- legge, privando quindi il Parlamento e le forze sociali del mondo della scuola della possibilità di un adeguato confronto e, inoltre, nella considerazione che le modifiche introdotte sono fondate su nessuna riflessione sul modello educativo e su nessuna preoccupazione pedagogica riguardo, ad esempio, al ritorno al maestro unico, esprime profonda preoccupazione per gli effetti che le misure adottate dal Governo produrranno sul sistema della scuola pubblica, sulla formazione degli studenti e sugli insegnanti.
Il Consiglio Provinciale, infine, ritiene che la scuola necessiti di investimenti e di una riqualificazione della spesa e non di tagli indiscriminati, del compimento di quel processo di pieno riconoscimento dell’ autonomia scolastica e di una reale valorizzazione dell’offerta formativa, della crescita di competenze didattico-pedagogiche, nella logica meno centralista e più inclusiva, in cui non si impara solo a leggere, scrivere e fare di conto, ma anche a essere cittadini consapevoli, dotati di un alto bagaglio culturale e di conoscenza, costruendo l’essenziale esperienza della convivenza democratica , di integrazione, di legalità, di attuazione della giustizia sociale e delle pari opportunità; che un serio processo di riforma non può prescindere dal ricomporre la distanza e riannodare quel legame tra scuola e famiglia, tra scuola e società, attraverso un pieno coinvolgimento partecipativo delle istituzioni, del mondo della scuola, dei docenti, degli studenti, delle famiglie, degli enti locali: l’esatto opposto dal varo di provvedimenti attuati attraverso il decreto-legge.
"Esprimo soddisfazione per l’approvazione  di questo ordine del giorno" -  dice il consigliere Annamaria Angileri -   da me illustrato nella seduta di ieri 11 maggio 2009. Nel corso del mio intervento, teso ad illustrare gli effetti rovinosi che tale riforma avrà sulla scuola pubblica, ho sottolineato, come i pesanti tagli al settore (8 miliardi di euro) determineranno, inevitabilmente, il depauperamento e la dequalificazione dell’offerta formativa. La “riforma” Gelmini, con il ritorno al maestro unico, con la quasi totale negazione alle famiglie del tempo pieno (ricordo che l’80% delle richieste è rimasto inevaso in Sicilia), con l’abolizione delle compresenze e con i tagli alla sperimentazione determinerà un impoverimento preoccupante della scuola pubblica e, di conseguenza, un abbassamento del livello dei parametri di istruzione e del sapere. I tagli indiscriminati provocheranno altresì una difficoltà sempre maggiore per quanto attiene alla messa a norma, alla sicurezza ed all’investimento sulla costruzione di nuovi edifici scolastici,palestre laboratori".
"Voglio esprimere - continua Angileri - un ringraziamento a tutto il Consiglio Provinciale che ha voluto dare un forte segnale nei confronti di un provvedimento fortemente negativo per il nostro Paese, in generale, e per la nostra Provincia in particolare. Spero quindi che l’Amministrazione Provinciale vorrà mettere in atto, nel più breve tempo possibile, tutti i passi istituzionali per rappresentare, a tutti i livelli, quanto inequivocabilmente votato dal Consiglio."
In precedenza, a conclusione di una prolungata discussione, l’Assessore alla Legalità, Baldassare Lauria, aveva formalizzato il ritiro della deliberazione (prelevata alla unanimità) concernente il riconoscimento del debito fuori bilancio (4 mila e 800 euro) per il pagamento, nel periodo della gestione commissariale del Dott. Salvatore Rocca, di una pubblicazione di carattere promozionale commissionata alla “Fortuna Editori”. Il ritiro del provvedimento da parte dell’Ass. Lauria è stato deciso per consentire l’acquisizione del parere dell’Ufficio Legale della Provincia, così come sollecitato in particolare dai Consiglieri Carpinteri (UDC), Peraino e Sinatra (PDL), dopo una serie di dubbi su possibili anomalie nell’iter burocratico sollevati dallo stesso Sinatra e da altri Consiglieri: Ortisi (RC), Campagna (PD), Matteo Angileri e Chiofalo (MPA), Giammarinaro (UDC - Presidente Commissione Finanze). E questo, nonostante alcuni chiarimenti forniti all’Aula dai Dirigenti dei Settori Sviluppo Economico e Finanze, Santangelo e Fundarò, dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Cinzia Puma, e dal Segretario Generale dell’Ente, Audenzio Di Prima. Alla luce di tali chiarimenti, soltanto il Consigliere Russo (PDL) si è però pronunciato per l’immediata approvazione dell’atto.

Il Consiglio Provinciale ha inoltre proceduto alla trattazione di alcune interrogazioni (4 a suo tempo presentate dal Consigliere Peraino ed una da Francesco Cucchiara) alle quali hanno risposto, rispettivamente, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Baldassare Lauria, ed il Presidente della Provincia, Mimmo Turano. Durante la trattazione di quest’ultima interrogazione, riguardante la concessione dei contributi culturali per l’anno 2008, per la cui concessione la Giunta – ha detto fra l’altro il Presidente Turano – ha seguito pedissequamente il Regolamento in vigore, è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, il quale ha reso noto che, così come espressamente richiesto dal Consigliere Cucchiara, tutti gli stralci degli interventi operati da quest’ultimo e tutti gli atti relativi sono stati già trasmessi alla Procura della Repubblica.
Sullo stesso tema, si è poi sviluppato anche un serrato scambio di opinioni fra il Presidente della Provincia ed il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, il quale, tra l’altro, ha ricordato di non avere avuto ancora risposta alle sue richieste del 26 gennaio e del 9 febbraio scorsi, tese ad ottenere l’elenco dettagliato dei contributi culturali e sportivi concessi e sui quali il Presidente Turano avrebbe dovuto riferire anche in sede di seduta consiliare. Per evitare in futuro ulteriori polemiche sulle scelte operate, il Presidente della Provincia ha finito con il proporre formalmente la richiesta di modifica del Regolamento che in atto assegna all’Amministrazione ogni competenza e discrezionalità.
Sempre nel corso della riunione di ieri sera, il Presidente della Provincia ha anche invitato il Consiglio a valutare concretamente la possibilità di accorciare i termini per la presentazione degli emendamenti al bilancio di previsione 2009 in modo tale da giungere all’approvazione dell’importante provvedimento sicuramente entro il previsto termine del 31 maggio p.v., mentre il Consigliere Daidone ha altresì auspicato, con forza, che la ventilata imminente nomina del nuovo Dirigente del Settore Territorio e Ambiente della Provincia Regionale di Trapani venga effettuata tenendo nel debito conto le professionalità esistenti all’interno dell’Ente senza fare ricorso al conferimento di incarichi esterni.
Il Consiglio Provinciale di Trapani tornerà a riunirsi domani pomeriggio, mercoledì 13 maggio, con inizio alle ore 16,30.