sui nuovi assetti societari della FuniErice service srl”:
E' quanto afferma il segretario della Filcams -Cgil di Trapani, Vito Gancitano, che interviene, ancora una volta, sulla situazione complessiva della società che gestisce l'impianto di risalita per la Vetta.
“Il comportamento dei due soci pubblici – afferma Gancitano - rischia di determinare il fallimento della società, con la conseguente soppressione del servizio di funivia, lo sperpero di circa 12 milioni di euro di investimenti, la soppressione di diversi posti di lavoro, colpendo in maniera irreparabile anche l’immagine del territorio”.
La Filcams - Cgil, pur constatando l'avvenuto pagamento dello stipendio di dicembre e della 13esima mensilità, esprime “l'insoddisfazione dei lavoratori che, ad oggi, attendono il pagamento di tre mensilità pregresse (gennaio, febbraio, marzo), mentre sta per maturare anche lo stipendio di aprile”.
Il sindacato di categoria interviene, inoltre, sulla grave situazione economica della FuniErice e sul numero delle presenze registrate negli ultimi mesi.
“I soli incassi – evidenzia Gancitano - non potranno risanare il bilancio della società, anche in virtù del fatto che in assenza di un strategia più radicale e profonda non potranno essere registrati risultati apprezzabili e duraturi. Inoltre - prosegue – nonostante i proclami dei rappresentanti della società, i dati di questi ultimi mesi non sono per niente incoraggianti. Facendo un raffronto tra i movimenti e gli incassi, riferiti allo stesso periodo dell’anno, rileviamo che nel 2009 sono stati emessi 3.077 biglietti in meno rispetto al 2008, mentre gli incassi sono diminuiti di 9.618,40 euro, nonostante il numero dei giorni di inattività per maltempo siano stati pressoché gli stessi”.
La Filcams - Cgil sollecita i due soci pubblici della FuniErice a “trovare le soluzioni per risolvere le numerose questioni, consentendo il rilancio dell'impianto della funivia”.
“Non possiamo tollerare – dice Gancitano - la continua superficialità della politica. Non possiamo rassegnarci ad assistere agli scontri di potere, che penalizzano la nostra popolazione. I due soci pubblici – conclude - devono assumersi le proprie responsabilità per rilanciare il servizio funivia, con l’adozione di un realistico e serio piano industriale di consolidamento e di rilancio della società.