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24/04/2009 05:00:48

Che figura: i prezzi del pane indicati dal Comune....sono sbagliati!

E ora, forse tentando di stimolare il mercato, è intervenuto sulla questione  Giacomo Dugo, assessore alle Attività Produttive, agli ultimi giorni di attività,  che ha mandato la Polizia Municipale ad indagare nei supermercati  e nei panifici marsalesi. Il risultato è stato un comunicato, pubblicato anche sul nostro portale, in cui si elencavano 22 punti vendita, tra panifici e supermercati, in cui il pane era venduto ad un prezzo inferiore.
I punti vendita erano i seguenti:
Costo di € 2,20 presso le seguenti rivendite:
Panificio Agate - C.so Gramsci.
Panificio Pizzo Rita - Via Salemi - C.da S. Silvestro.
Supermercati SISA: Via Mazara, Via Mazzini, Via E. Orlando e C.da Strasatti.
Supermercato SIMPLY - Via Tunisi.
Supermercato DI MEGLIO - Via Mazara.
Panificio Caradonna - C.da Cuore di Gesù.
Panificio Magro - C.da Sant'Anna n° 348.
Supermercati CONAD SUPERSTORE: Cda Pastorella e Megamarket di C/da Terrenove.
Panificio Boutique del Pane di Manca Paolo - Via Trapani, C.da Giunchi.
Supermercato La Veneta CONAD di C.da Bosco.

Il costo è di € 2,30 presso:
Supermercato LIDL - Via Salemi:
Mentre, il costo è di ?€ 2,00 presso:
Supermercati DESPAR di Piazza Stadio, Via Trapani, Via Mazzini, Via Dante Alighieri.
Panificio Genna - C.da Ventrischi, n° 47.
Supermercato DESPAR di C.da Fontana di Leo - Pane di Castelvetrano.
Supermercato SIGMA di Danilo Parrinello - Via Mazara.

Il comunicato è stato diramato il 10 aprile. E noi l’11 siamo andati a dare un’occhiata. Non li abbiamo visitati tutti ma riteniamo che 12 su 22 sia un buon campione. Nei 12 punti vendita visitati la realtà è completamente diversa:
Panificio Agate di Corso Gramsci: € 2,40 (non a 2,20);
Supermercati Sisa di Via Mazara e via Messina e Orlando: € 2,40 (non € 2,20);
Supermercato Simply: € 2,20 e solitamente la fornitura viene venduta molto presto e, a detta di molti clienti, non viene reintegrata.
Lidl, via Salemi: oltre a non vendere pane di Marsala ma “pane siciliano”, non vende pane a € 2,30 come segnalato, ma a € 1,99 e di € 2,39.
I punti vendita Despar visitati di via dello Sport/Piazza Stadio, via Trapani e via Dante Alighieri non vendono pane a € 2,00 ma soltanto a € 2,40. Il punto vendita di Contrada Fontana di Leo vende il pane nero di Castelvetrano a € 2,00 al kg. ma soltanto in formato panini. Il filone di pane è invece venduto a € 2,40: stesso prezzo quindi degli altri punti vendita.
Il Supermercato Di Meglio vendeva il pane a € 2,20. Abbiamo però trovato poche pezzature presenti.
Il supermercato La Veneta Conad di C.da Bosco lo vende a € 2,00 ma lo aveva venduto tutto, si trovava in vendita soltanto il pane speciale “squarato”.
Il panificio Genna di Contrada Ventrischi lo vende a € 2,00 come segnalato.
Tutti i prezzi sopra indicati si intendono al kg.

Gli altri non abbiamo avuto modo di visitarli. Secondo Dugo la spiegazione è una sola: che il prezzo del pane sia improvvisamente aumentato proprio dopo la notizia diramata dall’assessore, il quale, appreso della nostra “piccola indagine” ci ha riferito: “Io compro il pane tradizionale a 2 euro al Kg. al supermercato Sigma di Via Mazara. Nel momento in cui i vigili sono andati, i prezzi erano quelli. I panificatori si sono molto arrabbiati per la nostra iniziativa. Siamo stati assaliti dei panificatori che vendono il pane a 2,40 euro e che vogliono che tutti vendano il prezzo a euro 2.40. Noi abbiamo fatto un’opera meritoria. Se poi, dal giorno dopo, con le giuste o le cattive azioni, sono riusciti a far vendere il pane ad un prezzo più alto, che facciano pure. Noi non potevamo pensare che dire alla popolazione dove risparmiare potesse far salire i prezzi. Al contrario, volevamo incentivare altri ad abbassarli.” E poi conclude “Nel mio comunicato mancava una cosa importante: il consumatore non deve badare solo al prezzo ma soprattutto alla qualità. Per cui i 10 centesimi, i 20 centesimi possono essere giustificati da una maggiore qualità.”
Bonafede, rappresentante dei panificatori, ritiene che, sotto un prezzo più basso, vi sia qualcosa che non va: “ a volte vendono il pane a meno. Ma non è mezzo chilo, come dicono. Questo è come rubare i soldi di tasca ai consumatori. Il comune dovrebbe controllare anche questo: che quello che viene venduto come mezzo chilo, sia davvero mezzo chilo”. Quando l’assessore dice che i panificatori si sono molto arrabbiati con lui, ha pienamente ragione: “l’amministrazione non doveva farci questo” – dice Bonafede – “il supermercato che l’assessore ha preso ad esempio venderà forse 100 kg di pane in una settimana”.



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