"Ringrazio l’avvocato Gaetano Armao, da noi incaricato, per il doppio successo processuale che ha confermato la bontà degli atti prodotti dall’Amministrazione Comunale, per la salvaguardia del proprio territorio": questo il commento del Sindaco di Mazara del Vallo, Giorgio Macaddino, appresa la notizia che anche il C.G.A., dopo la sentenza di primo grado del Tar, ha rigettato in maniera definitiva il ricorso della ditta Distilleria Bertolino s.p.a, che aveva avanzato al Comune di Mazara del Vallo una richiesta milionaria di risarcimento danni, per il mancato insediamento di un impianto industriale nel territorio di Mazara del Vallo.
Alla ditta Distilleria Bertolino s.p.a. sarà richiesto il pagamento delle spese processuali.
"Avere scongiurato il pericolo d’insediamento industriale della distilleria Bertolino nel nostro territorio – dice ancora il Sindaco Giorgio Macaddino - è solo un primo risultato. Occorre però non abbassare la guardia, soprattutto per quanto concerne la questione dei fanghi di depurazione in contrada San Nicola. Una vicenda per il momento “stoppata” dallo stesso Assessorato regionale al Territorio e Ambiente dopo un intervento istituzionale congiunto e che, ci auguriamo, possa definitivamente essere archiviata".
Qualche mese fa, il Consiglio Comunale di Mazara del Vallo aveva revocato alla Distilleria Bertolino di Partinico, l'autorizzazione all'utilizzo agronomico nei terreni in agro del Comune di Mazara del Vallo dei fanghi di depurazione prodotti dall’impianto della stessa ditta. Nell’area indicata dalla Distilleria Bertolino per lo smaltimento dei fanghi esistono infatti dei pozzi per l’approvvigionamento idrico della città . Un altro rischio per la salute pubblica deriva dal fatto che, nella zona di San Nicola, esistono diversi ovili, le cui greggi vengono portate al pascolo in tutte quelle zone che vanno dal Comune di Campobello di Mazara fino al mare. Il lotto della ditta Bertolino si trova nell’area di influenza del bacino dei Gorghi Tondi e del lago Preola, area protetta (ZPS) che costituisce un habitat di notevole interesse affidata al WWF nella quale confluiscono le acque piovane di tutte le aree circostanti. Il suddetto lotto, inoltre, risulta altresì contiguo ad una vasta zona SIC di interesse comunitario ed infine sullo stesso grava il vincolo delle Cave di Cusa di grande interesse archeologico in quanto unica nel suo genere. Le motivazioni della revoca del Decreto, inoltre, sono suffragate anche dalle prescrizioni sancite dalle vigenti disposizioni di legge in materia ed imposte dall’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente in sede di rilascio dell’autorizzazione del suddetto Decreto. Visto anche il Decreto Legislativo 27 Gennaio 1992 n 99 disciplinante l’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura in modo da evitare effetti nocivi, sul suolo, sulla vegetazione, sugli animali e sull’uomo; ritenuto che la fondamentale finalità dell’Ente Comune è il raggiungimento del benessere degli amministrati e la salvaguardia della salute dei cittadini e la tutela dei territorio e delle fonti di sussistenza che in esso vi sono.