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07/04/2009 11:22:53

Emergenza pesca: dibattito in Consiglio Provinciale

Una iniziativa giudicata positivamente quella voluta dal Presidente Peppe Poma e dall’intera Conferenza dei Capigruppo che hanno raccolto la richiesta in tal senso avanzata dal gruppo del PD, primo firmatario il Consigliere Gianpiero Giacalone. Ed è stato proprio quest’ultimo ad aprire la discussione dopo la relazione introduttiva sull’argomento ed il minuto di raccoglimento fatto osservare dal Presidente Poma in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore e ai lutti seminati dal sisma che ha colpito, in particolare, il territorio della provincia dell’Aquila.
A questo proposito, da segnalare che il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, ha proposto che l’Amministrazione si faccia carico di aprire un conto corrente in cui fare confluire la raccolta di fondi, mentre Andrea Burzotta, a nome del gruppo del PDL, ha suggerito di devolvere ai terremotati dell’Abruzzo il gettone di presenza dei Consiglieri che hanno partecipato alla riunione di ieri. L’Assessore Lauria, a sua volta, ha preannunciato la disponibilità dell’Amministrazione a contribuire ai soccorsi e alla ricostruzione.
Per quanto concerne il punto all’o.d.g., cioè la crisi del comparto pesca, il Presidente Poma, al termine del prolungato dibattito, ha preannunciato per la prossima seduta del Consiglio Provinciale la votazione di un apposito documento che sarà redatto dalla Conferenza dei Capigruppo e che conterrà tutte le principali proposte e le indicazioni emerse dalla discussione di ieri sera. Inoltre, sarà chiesto un incontro con il Prefetto di Trapani, così come sollecitato dal Consigliere Silvano Bonanno (UDC), per rappresentargli, tra l’altro, l’urgenza di un concreto intervento governativo che serva a scongiurare anche l’acuirsi del clima di tensione sociale, di vero e proprio pericolo per l’ordine pubblico che si è venuto a creare nella marineria di Mazara del Vallo come testimoniato dall’allarme in tal senso lanciato dal Sindaco di quella città, Giorgio Macaddino, e confermato, nel suo intervento di chiusura, dall’Assessore Provinciale alla Pesca, Nicola Lisma.
Il Presidente del Consiglio Provinciale, infine, si è fatto carico di intervenire con forza presso gli esponenti della Deputazione trapanese all’A.R.S. affinché il Governo Regionale provveda quanto più celermente possibile a disporre le corresponsione di tutte le provvidenze di propria competenza (benefici legge 33/98, fermo biologico anno 2008 etc.) ancora inevase.
Quanto emerso dagli interventi registratisi nella seduta straordinaria del Consiglio Provinciale ha inoltre confermato, in particolare, che per uscire fuori dalla crisi bisogna puntare ad una strategia di modernizzazione che superi la logica dell’emergenza e sia capace di incidere sui limiti strutturali del comparto, riconoscendo la centralità dell’impresa di pesca e delle sue esigenze di rafforzamento, mentre altra questione da non sottovalutare è quella relativa alla salvaguardia delle peculiarità del nostro pescato che, sia per proprietà che per qualità, è di gran lunga superiore a quello degli altri mari. Indispensabile, dunque, potere fare affidamento sulle provvidenze previste dalla Legge Reg.le n.33 del 1998, sulla stabilizzazione degli sgravi fiscali e previdenziali, sulle misure per fronteggiare il caro gasolio nei periodi in cui quest’ultimo tende a lievitare eccessivamente come avvenuto lo scorso anno, la corresponsione delle indennità dovute sia dalla Regione che dal Governo centrale per il fermo biologico relativo al 2008 e dei contributi, previsti da un apposito Decreto nazionale, per il naviglio destinato alla rottamazione, con l’esigenza però che questi contributi possano essere defiscalizzati per essere realmente appetibili ed efficaci, nonché una più equanime ripartizione delle risorse regionali del Fondo unico agricoltura e pesca perché, con la mancata distinzione in atto, ogni Regione riceve dallo Stato una dotazione unica senza vincoli di spesa e criteri di ripartizione tra i due comparti e ciò finisce con il penalizzare pesantemente il settore ittico.

Necessario, altresì, migliorare la commercializzazione del pescato e razionalizzare le regole e la legislazione dell’attività di pesca anche a livello europeo. In diverse occasioni, infatti, gli interventi riguardanti il settore della pesca sono sembrati più incisivi verso i problemi dei Paesi del nord Europa rispetto a quelli dei Paesi dell’Europa mediterranea. Indubbiamente si incontrano delle difficoltà nello stabilire delle regole comuni ma queste, quando esistono, dovrebbero essere rispettate anche dai Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea. Infatti, le nostre flotte pescherecce hanno finora subito la concorrenza delle marinerie dei Paesi extra europei che hanno svolto attività di pesca anche in zone di mare dove vigeva il divieto in quanto non erano tenute a rispettarlo.
Ed ancora: ristrutturazione e rafforzamento dell’impresa di pesca con relativa riduzione dei costi di gestione; avvio dei progetti di internazionalizzazione del settore e promozione intelligente del nostro pescato; ampliamento e rafforzamento della rete delle Organizzazioni dei Produttori della pesca che in atto sono tre (Trapani – Marsala – Mazara) ma di cui si avverte l’esigenza che siano aperte alla partecipazione dell’intera marineria; salvaguardia della peculiarità del nostro pescato che, sia per proprietà che per qualità, è di gran lunga superiore a quello degli altri mari.
Per l’economia del territorio trapanese riveste notevole importanza anche la questione relativa all’ottimale funzionamento della Riserva marina delle Egadi la cui perimetrazione è stata sempre contestata, soprattutto dai pescatori a strascico di Trapani, poiché non tiene conto della batimetrica dei 50 metri (prevista in tutte le normative in vigore) ma nasce con un mero disegno geometrico. L’esigenza della revisione dei confini della riserva, dunque, appare imprescindibile. In tal senso la Provincia Regionale di Trapani (grazie al lavoro svolto dall’Assessore Lisma) e l’Ente Gestore della Riserva stanno provvedendo a formulare una proposta congiunta di riperimetrazione al Ministero dell’Ambiente, supportata da Enti scientifici quali il CNR , l’ISPRA e l’Istituto di Biologia Marina dell’Università di Trapani.
Oltre ai già citati interventi, hanno dato il loro contributo al dibattito di ieri sera anche i Consiglieri: Russo (PDL), Peraino (PDL), Palermo Giovanni, Carpinteri (UDC); il sindacalista Tommaso Magaddino, a nome della CGIL-CISL-UIL di categoria; Pappalardo dell’UCI-Pesca; Piero Forte, Presidente ANAPI-Psca Sicilia; l’On. Camillo Oddo, Vice Presidente dell’ARS; gli armatori Pietro Gianquinto (Mazara) e Marco D’Amato (Marsala); Natale Amoroso, Cooperativa Pesca di Trapani; il Cap. De Santis, responsabile provinciale UDC-Pesca; l’On. Toni Scilla (Deputato regionale). Presenti in Aula Consiliare, tra gli altri, anche il Presidente della Provincia, Mimmo Turano, il Sen. Antonio d’Alì, alcuni Assessori dei Comuni di Marsala, Castellammare e San Vito lo Capo, il Sindaco di Castelvetrano, Gianni Pompeo. Infine, hanno fatto pervenire messaggi di adesione il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Luca Zaia, l’On. Nicola Cristaldi ed il Deputato regionale Livio Marrocco.