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06/04/2009 07:50:33

Programma di scambio interculturale a Marsala

Per questo motivo, il Centro ha organizzato  un incontro di formazione e di conoscenza per il prossimo 7 aprile, nella Sala Conferenze del Complesso San Pietro.
L’incontro sarà l’occasione per dare il benvenuto ai giovani studenti stranieri. Già cinque famiglie del nostro territorio, aperte a vivere l’esperienza di scambio, stanno ospitando altrettanti studenti stranieri per un intero anno scolastico. E, in occasione della settimana di scambio, dal 4 all’11 aprile, altri sei giovani arriveranno a Marsala e saranno accolti in altrettante famiglie.

Programma dell’incontro “ Tra fede e tradizioni. Paese che vai usanze che trovi”

• Apertura dell’incontro.
• Saluto del Presidente del Centro Locale di Intercultura. Saluto delle autorità. Presentazione degli studenti, delle famiglie e dei volontari coinvolti nella settimana di scambio.
• Proiezione di un video Intercultura
• Talk Show interculturale: con studenti stranieri, famiglie ospitanti, insegnanti della scuola (brevi interviste con botta e risposta, soprattutto con domande e confronti sull'Italia, la vita in famiglia e a scuola, il racconto di aneddoti sulle esperienze interculturali vissute
• Riflessioni conclusive (a cura di un insegnante e/o un volontario di Intercultura)

IL PROGRAMMA DI ACCOGLIENZA DI INTERCULTURA

• Intercultura è un’ Associazione internazionale di volontariato, in Italia una ONLUS (1975), che nasce e si sviluppa intorno a un progetto educativo: si propone di contribuire alla crescita di studenti, famiglie e scuole attraverso scambi internazionali di giovani e il loro inserimento in famiglie e scuole di altri Paesi.

• L’idea che sta alla base dei programmi di scambio di Intercultura è che dal confronto tra persone di Paesi diversi, stimolato e guidato dai volontari dell’associazione, nasca una consapevolezza nuova della propria e delle altrui culture e un desiderio di contribuire pacificamente e con conoscenza di causa al dialogo tra le varie nazioni del mondo. Dagli incontri tra persone di culture diverse nascono spesso conflitti: la comprensione reciproca non è né spontanea né automatica. Da incontri guidati possono nascere invece nuove competenze interculturali che aiutano a risolvere potenziali conflitti presenti o futuri.

• Dunque Intercultura non si rivolge solo agli studenti interessati ad andare a studiare all’estero, ma si rivolge anche alla famiglie e alle scuole. Ogni anno circa 1.500 famiglie e quasi mille scuole italiane partecipano attivamente a uno scambio Interculturale e si aprono all’accoglienza di giovani da tutti i 5 continenti

• Chi sono questa famiglie ? Solo nel 10 % circa dei casi sono famiglie che hanno mandato il figlio all’estero. In gran parte sono quindi famiglie che vedono nell’idea di ospitare in casa un giovane di un altro Paese un‘opportunità.

• L’esperienza ci dice che queste famiglie sono coraggiose, perché non è facile decidere di punto in bianco di avere un figlio in più, per lo più proveniente da un’altra cultura, per un anno o per un periodo più breve, anche solo pochi giorni come succede nelle settimane di scambio. Sono famiglie che dovranno mettersi in gioco, che dovranno affrontare delle difficoltà, ma che saranno ripagate da un’esperienza di grande spessore umano e intellettuale

• Non serve una stanza in più; non importa se non si hanno altri figli della stessa età: un motivo in più per accoglierne uno. Non è necessario conoscere la lingua dello studente ospitato (sarà più facile per loro imparare la nostra) . Attraverso il confronto con giovani delle più diverse provenienze, le oltre 20.000 famiglie che hanno già accettato questa sfida in passato hanno imparato a rimettere in gioco le loro abitudini. Hanno sfatato pregiudizi e stereotipi sull’Italia, per riscoprine le ricchezze. Ne hanno considerato i limiti, per uscire dal provincialismo. Hanno riscoperto la loro città, per rivederla con occhi nuovi. Hanno educato i propri figli ad accettare qualche sacrifico per la bellezza di condividere.

• E tutto questo è possibile se anche la scuola sposa questo progetto, prestando una grande attenzione all’inserimento di questi studenti, non perché lo impone qualche normativa, ma per valorizzare al meglio la loro presenza e generare degli effetti positivi sull’intero gruppo-classe.

• Una scuola che riconosce l’educazione interculturale come priorità dell’identità formativa dell’istituto si pone come punto di riferimento nella formazione dei giovani e anche delle famiglie interessate a crescere, … come dice lo slogan di Intercultura.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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