Con la dottoressa Vinci abbiamo stilato un piano d’azione a medio e lungo termine che vede coinvolti i due enti per iniziative ed attività mirate all’integrazione dei soggetti disabili della provincia e
nel nostro specifico i ciechi che io rappresento”. “Abbiamo dato seguito a quanto di buono ci eravamo promessi di realizzare – dice invece Valeria Vinci - e il protocollo sottoscritto ne è la consequenziale prova. L’esperienza della messa in Braille alla Chiesa di San Francesco è stata positiva e di grande ricaduta sul nostro territorio, ma gli obiettivi che ci siamo prefissati sono ancora più ambiziosi”. Soddisfatti insomma i due presidenti, che adesso sperano in un sostentamento delle istituzioni alle loro attività.