A Scoglitti, nel Ragusano, sono sbarcati cento extracomunitari dopo essere stati soccorsi dalla capitaneria di porto di Pozzallo, a Portopalo di capo Passero, nel Siracusano, sono giunti in 250. Questi ultimi sono approdati dopo la segnalazione della presenza di un barcone diretto verso le coste siciliane. Verso le 23 di domenica, un guardiacoste della Guardia di finanza ha avvistato il barcone di una ventina di metri.
SALVATI A LAMPEDUSA - Una «carretta del mare» con 250 persone a bordo, sballottata nel mare in tempesta a sud di Lampedusa, è stata rimorchiata e tratta in salvo domenica, tra mille difficoltà e pericoli, da una motovedetta della Capitaneria di porto. Tra i 250 migranti ci sono una quarantina di donne e dieci bambini. L’imbarcazione era stata segnalata mentre era in grosse difficoltà nel Canale di Sicilia particola
rmente agitato. I migranti sono stati trasferiti nel Centro di identificazione ed espulsione dove adesso sono ospitate 770 persone, molte delle quali richiedenti asilo. Tra loro un centinaio di tunisini che hanno accolto molto male i nuovi arrivati, a causa del sovraffollamento del centro.
UNA SOLA AMBULANZA - Gli immigrati sono stati soccorsi sul molo in condizioni proibitive denunciate dal sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis: «Sei o sette donne incinte sono state assistite in mezzo alla polvere e sull’asfalto. I medici della Lampedusa accoglienza lavorano con molta professionalità, ma c’è una sola ambulanza che fa avanti e indietro con il poliambulatorio. Ho visto una donna moribonda, con la flebo attaccata, attendere in mezzo alla polvere e sull’asfalto di essere trasferita. Fino a qualche tempo fa c’era un'ambulanza di Medici senza frontiere che evitava che ciò accadesse». De Rubeis sottolinea che «non è possibile che sull’isola ci sia tanto personale delle forze dell’ordine, e pochi medici per il primo soccorso».