Ci sarà, quindi, chi deciderà di venderlo a 1.80 al chilo, oppure a 2.50…».
E' quanto dichiara Giuseppe Bonafede, presidente dell'associazione panificatori marsalesi, che venerdì ha partecipato alla riunione tenuta in prefettura. E al termine della quale, il Comune ha diffuso una nota in cui si affermava che il prezzo del pane non sarebbe aumentato.
Affermazione, però, che ieri è stata smentita da Bonafede, che assicura soltanto che non ci sarà ''cartello'', ben sapendo che in tal caso si potrebbe incorrere nei rigori della legge.
«Subito dopo la riunion
e in prefettura - rivela, intanto, Settimo Mannone, che con i suoi tre punti vendita è uno dei principali panettieri della città - Bonafede mi ha detto che dall'1 aprile, chi vuole, può anche aumentare il prezzo».
Quello attualmente praticato dalla maggior parte dei commercianti varia tra 2.20 e 2.40 euro. «Si - conferma il presidente dell'Assopanificatori - ripeto, ognuno è libero di fissare il prezzo che ritiene opportuno. Noi non possiamo obbligare nessuno a praticare un determinato prezzo…».
Mercoledì prossimo, dunque, i marsalesi sapranno quali scelte saranno adottate dai panificatori.
Sulla questione interviene, intanto, anche l'Adoc, presente al vertice in prefettura con il presidente provinciale Pino Amodeo.
«A Trapani - dice Amodeo - abbiamo consegnato nelle mani dell'ufficiale dell'ufficiale della Guardia di finanza presente alla riunione un nostro dettagliato studio sui costi complessivi di produzione del pane. Costi che ci risultano essere di gran lunga inferiori a quelli presentati dalla Cna». Per quest'ultima, infatti, per ogni chilo di pane, il costo totale delle «spese vive» è di 1.98 euro, mentre per l'Adoc è di 1.12. A supporto di questi numeri, l'associazione dei consumatori cita i costi delle materie prime, a cominciare dalla farina (43 euro al quintale), nonché le altre spese sostenute (dalla legna da ardere al gasolio, dai locali ai contributi previdenziali e Inail da versare per i lavoratori a tutto il resto). «E con un quintale di farina - prosegue Amodeo - si possono fare 120 chili di pane. Senza contare i maggiori ricavi ottenuti con la vendita dei panini. Ciò nonostante, a Marsala abbiamo i prezzi più alti della provincia. E c'è chi pensa anche di aumentarli. I panificatori devono ridurre le loro pretese».
Antonio Pizzo