Punti salienti della riforma sonoil passaggio a 17 aziende sanitarie complessive al posto delle attuali 29, istituzione di nuovi distretti ospedalieri, nuovi e piu' rigorosi criteri per la scelta dei manager, potenziamento dei servizi territoriali, controllo interamente pubblico per il servizio di emergenza del 118. Con la nuova legge nascono 9 aziende sanitarie provinciali, 3 aziende ospedaliere di riferimento regionale, 2 aziende Arnas (di alta specializzazione) e tre aziende ospedaliero-universitarie. La legge e' stata approvata coi voti della maggioranza. Il Pd ha votato contro. Prima del voto, l'assessore alla Sanita' Massimo Russo ha ricordato il "percorso faticoso e accidentato" che ha portato alla riforma, definendola "un testo realmente innovativo e riformatore del nostro sistema sanitario". Nel corso degli interventi di dichiarazione di voto, Lino Leanza, capogruppo e segretario dell'Mpa, ha definito la riforma "la legge delle leggi", chiedendo al Pd di votarla e riconoscendo il "positivo supporto del centrosinistra". Critico invece sul testo il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici. I capigruppo di Udce Pdl, Rudy Maira e Innocenzo Leontini, hanno difeso i contenuti della riforma, con particolare riguardo ai risparmi di spesa che questa permettera'. "Piu' salute emeno burocrazia piu' merito e meno egoismi corporativi, piu' efficienza e meno sprechi, piu' programmazione e meno improvvisazione, piu' rigore e meno accondiscendenza. Questi i risultati che, con la riforma sanitaria, consegniamo al popolo siciliano insieme al recupero di ingenti risorse finanziarie che, ieri sprecate, potremo ora destinare allo sviluppo economico, al sostegno dell'occupazione, alla tutela dell'ambiente, alla promozione turistica". Cosi', dopo l'approvazione all'Assemblea Regionale Siciliana della riforma sanitaria, il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ha espresso la sua soddisfazione. "Voglio ringraziare l'Assemblea Regionale Siciliana -ha continuato- per avere condiviso, sostenuto e reso possibile, anche migliorandolo, il progetto di una nuova sanita' in Sicilia, che ora puo' costare di meno e dare eccellenti risultati in modo diffuso. Insieme abbiamo scritto una delle pagine piu' belle della politica siciliana, quella che sa guardare agli interessi del popolo, che invece che di porsi alla difesa dell'esistente, anela e sa costruire il futuro, dialogando, riconoscendo il ruolo che forze sindacali, impresa privata, rappresentanza sociale hanno nel rendere evidenti le attese di chi ogni giorno e' impegnato con il proprio lavoro ad onorare il proprio dovere di cittadinanza. A tutti gli operatori sanitari -conclude Lombardo- il cui valore questa legge riconosce e rende libero di esprimersi al massimo della propria potenzialita'; ai cittadini posti al centro della programmazione sanitaria; ai rappresentanti delle autonomie locali, garanti di una sanita' amica del territorio, l'impegno del potere regionale perche' nessuna delle loro speranze che questa legge ha suscitato, vada delusa. Possiamo ora guardare al futuro con maggiore serenita' e con una credibilita' che ci rende piu' forti nel confronto con il Governo nazionale nella difesa degli interessi della Sicilia e cosi', se sapremo conservare lo stesso spirito che ci ha guidato nel varo di questa legge, affrontare e vincere le prossime sfide per una Sicilia di cui essere, sempre e dovunque, orgogliosi".
Con i piani attuativi, le Aziende sanitarie provinciali (Asp) e le aziende ospedaliere (Ao), sviluppano in loco il piano sanitario, definendo le attivita' da svolgere nei limiti delle risorse disponibili. Le Asp, le Ao, e le aziende ospedaliero-universitarie concorrono anche allo sviluppo a rete del sistema sanitario regionale attraverso la programmazione interaziendale di bacino che ha come finalita' l'integrazione ottimale delle attivita' sanitarie.
I ''bacini'' saranno due, quello della Sicilia Occidentale (Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani) e quello della Sicilia Orientale (Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna). Sara' istituito un Comitato composto dai dirigenti generali delle Aziende che avra' il compito di programmare e monitorare gli interventi. Istituita anche la Consulta regionale della Sanita' che svolgera' gratuitamente funzioni di consulenza in ordine a questioni di rilevanza regionale e di interesse diffuso in materia di servizi sanitari e socio sanitari.
Definiti gli obiettivi ed i vincoli di destinazione delle risorse finanziarie al fine di garantire un corretto equilibrio tra la funzione ospedaliera e quella territoriale. Accentuati i poteri di controllo dell'assessore regionale alla Sanita', che dovra' verificare la corrispondenza tra i risultati raggiunti dalle Aziende e quelli fissati negli atti di programmazione locale e assicurera' il controllo, anche con verifiche trimestrali effettuate dal dipartimento per la pianificazione strategica, sull'operato dei direttori generali in relazione agli obiettivi programmatici assegnati. La valutazione dei direttori generali e' affidata ad un soggetto esterno: l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ovvero altra qualificata agenzia esterna che l'assessore individuera' attraverso procedure ad evidenza pubblica.
''Il percorso che ha portato alla approvazione della riforma della sanita' in Sicilia, e' inutile nasconderselo, non e' stato sempre facile ed e' per questo che l'approvazione del testo non puo' che essere salutata con soddisfazione non fosse altro che per il confronto serrato e duro che vi e' stato tra le forze politiche della maggioranza e che si e' basato sui contenuti, nella consapevolezza della delicatezza e della importanza della materia''. Lo afferma Saverio Romano, responsabile Nazionale Organizzazione UDC e segretario del partito in Sicilia.
''Dal questo confronto - ha aggiunto Romano - viene fuori un modello siciliano di sanita', un modello innovativo e che riesce a coniugare efficienza e risparmio e a ribadire il principio della libera scelta tra pubblico e privato. Il contributo di idee e di proposte del partito che ho l'onore di rappresentare e' stato decisivo, come viene unanimemente riconosciuto, e il dialogo tra le forze della maggioranza che noi abbiamo promosso senza sosta si e' rivelato un metodo vincente. Se ci si dovesse rendere conto - conclude - che alcuni aspetti dell'impianto generale necessitano di correttivi potremo intervenire ma si ha la convinzione di avere fatto un ottimo lavoro''.
"Siamo convinti che sia stato fatto un buon lavoro grazie al confronto che, in commissione Sanità, in Aula, ma soprattutto nella maggioranza politica, è diventato man mano la linea guida, anche su indicazione dell'Udc, per operare al meglio e con l'obiettivo di migliorare un sistema come quello della Sanità che necessitava di adeguarsi alle sollecitazione del ministero della Salute". Lo dice Rudy Maira, presidente del gruppo Udc all'Assemblea regionale siciliana, dopo l'approvazione della legge che riordina il sistema sanitario nell'isola.
"Per dare la misura paradigmatica dell'azione positiva che il partito dell'Udc ha svolto in questi mesi - prosegue Maira - merita una citazione la norma che fissa nel tetto massimo dei sei anni il limite per l'incarico di direttore generale in una stessa Azienda ospedaliera. Avremo così un criterio essenziale, cioè la verifica dopo i primi tre anni di mandato manageriale, per una valutazione sugli obiettivi raggiunti da ogni direttore. Questa norma - conclude Maira - garantirà che ai vertici delle nuove Aziende ci siano davvero i più bravi manager nell'interesse superiore dei cittadini siciliani".
Ecco invece il commento rilasciato alla stampa da parte del deputato del Pd Camillo Oddo: " Abbiamo tentato in tutti i modi di modificare un testo inadeguato alle necessità della sanità Siciliana, ma abbiamo dovuto fare i conti con le mille contraddizioni di una maggioranza sempre più litigiosa e con le pressioni dei tanti interessi di parte che orbitano attorno ad un sistema chiuso e spesso autoreferenziale. Siamo tuttavia riusciti, in qualche modo, a scardinare alcune postazioni di potere e
ad introdurre elementi di novità, come nel caso di un nuovo approccio nei confronti delle liste d’attesa e dei maggiori controlli nei confronti della gestione delle Aziende. Siamo riusciti ad intervenire anche nell’attività del servizio di emergenza-urgenza. Ci troveremo di fronte ad un servizio più efficiente e con un personale più qualificato e responsabilizzato. Fanno parte della nostra azione Parlamentare le novità introdotte per il contenimento della spesa a tutto campo a partire dal numero delle Aziende e dei Distretti. Siamo particolarmente soddisfatti invece per l’approvazione dell’Ordine del Giorno sull’Ospedale Cardilla di Marsala. E’ il riconoscimento di un problema da risolvere in fretta per dare una ulteriore spinta al cambiamento e soprattutto all’efficienza del sistema sanitario siciliano ed in particolare di quello trapanese.
''La legge di riforma del sistema sanitario regionale e' un traguardo molto importante. Sono veramente soddisfatto del lavoro svolto dai deputati dell'Assemblea regionale siciliana. Fino a poco tempo fa sarebbe stato impensabile che questo Parlamento ottenesse un tale risultato, condiviso e di qualita'. In pochi mesi, abbiamo dimostrato che questa legislatura si caratterizza per la grande efficienza e l'approvazione di leggi di notevole spessore, con una forza veramente riformatrice''. Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio.